J-Ax e il post contro la guerra
J-Ax, con un lungo post pubblicato su Instagram, prende posizione contro la guerra e spiega perché, finora, non aveva espresso la propria opinione su un argomento così delicato. Schietto e sincero, il rapper spiega perché, dopo settimane di silenzio, ha deciso di esporsi. “Siamo di fronte a una grande tragedia e ingiustizia, e penso che se rimaniamo zitti o non facciamo niente verremo giudicati dalla storia, come la storia ha sempre fatto in questi casi“, scrive Ax nella didascalia a corredo di un lungo post in cui l’artista si sofferma su quanto sta accadendo in Medio Oriente.
«Come tutti ho seguito ciò che sta succedendo a Gaza con apprensione ormai da mesi. Non sono mai intervenuto sulla questione per tre semplici motivi – ed è inutile girarci attorno o dire altro: forse non volevo sembrare qualcuno che cerca attenzione vampirizzando una situazione così tragica, non avevo gli strumenti per capire la vastità della situazione – anche perché i nostri media non ci stanno raccontando tutto quello che realmente accade da quelle parti e, semplicemente, sono stato pavido», scrive.
J-Ax e la condanna alla guerra
J-Ax condanna fermamente il concetto di guerra in tutte le sue forme spiegando di aver sempre condannato tale situazione ma di viverla in modo più dura da quando è diventato padre. “Ma certe cose da quando sono diventato padre, diventano – se possibile – ancora più dolorose e inaccettabili da vedere. Ciò che è successo il 7 ottobre 2023 è qualcosa di mostruoso e ingiustificabile – perché sono state colpite persone innocenti”, scrive.
Poi aggiunge: “Allo stesso modo, l’idea che – indiscriminatamente – un intero popolo debba pagare per un’azione commessa da qualcuno sembra – come abbiamo visto in altre guerre del passato – che l’occidente lo riesca a giustificare solo quando a subirlo sono popolazioni implicitamente viste come “diversamente umane” e quindi meritevoli di essere essenzialmente sterminate senza conseguenze. E tutti i più grandi orrori del passato sono stati commessi quando si è arrivati esattamente a questo, quando qualcuno dichiara il proprio nemico come non più appartenente al genere umano, cosa che giustificherebbe azioni che nessuno, in altri contesti, accetterebbe», le parole dell’artista.