La presenza di Ron Howard a Che tempo che fa è strettamente connessa alla presentazione del film “Elegia americana“, pronto a sbarcare su Netflix a partire dal 24 novembre. La pellicola è ispirata al libro di memorie di J.D. Vance, l’autore che attraverso la sua opera ha raccontato una visione moderna del sogno americano mediante il confronto di tre generazioni. A consigliare la lettura del libro è stato in tempi non sospetti un certo Bill Gates. Il fondatore di Microsoft, ricordando che “non sono uno che si è fatto da solo”, rimarcando così di aver trovato a suo favore un contesto positivo, ha sponsorizzato le pagine scritte da James David Vance proprio perché colpito dalla storia di affermazione personale raccontata dall’autore, realizzata nonostante condizioni incredibilmente impervie. È un libro, ha detto Gates, che “fa luce sull’enorme divario culturale della nostra nazione, un tema divenuto molto più rilevante di quanto Vance potesse mai sognare mentre scriveva il suo libro”.
J.D. VANCE, AUTORE “ELEGIA AMERICANA”
E non sono stati in pochi coloro che hanno preso spunto dalle pagine di J.D. Vance per farne anche elemento di studio. A maggior ragione dopo quanto accaduto nel 2016, con la vittoria a sorpresa di Donald Trump nelle elezioni Usa. Un successo costruito negli Stati che custodiscono il ceppo più influente della civiltà americana: quelli del Midwest, non a caso decisivi di elezione in elezione. Proprio in Ohio è ambientata infatti la trama di “Elegia americana”, con J.D. Vance costretto a fare ritorno dalla sua problematica famiglia appalachiana e a fare i conti con le sue insanabili contraddizioni. Anche per il New York Times “la descrizione che Vance fa del mondo in cui è cresciuto è una lettura fondamentale in questo periodo storico”, mentre il Los Angeles Times sottolinea come il libro apra “uno squarcio sul dolore e la rabbia del popolo che ha votato per Trump”.