E’ già l’undicesima edizione che si tiene, ma quasi nessuno ne sa niente. E’ l’alternativa a X-Factor, talent ormai decennale che registra un continuo calo di ascolti, una formula ormai che ha stufato quasi tutti. Il “fattore X” come si sa è quell’elemento misterioso che ognuno dovrebbe avere dentro di sé, che fa esprimere l’inesprimibile, attraverso l’espressione artistica, in questo caso la canzone. Che i concorrenti di X-Factor sappiano davvero tirare fuori questo talento è tutto da discutere, ma intanto esiste da undici anni un altro concorso analogo, solo che si chiama J-Factor dove la J sta per Jesus, Gesù. Spiega l’ideatore Angelo Maugeri che “J-Factor non è altro che l’alternativa cristiana al fattore X, che rimanda all’incognito, mentre il nome Jesus per noi trasmette una vera identità”. Quest’anno vi hanno preso parte ben 160 concorrenti, tutti rigorosamente di fede cristiana. “Semplicemente tutti quelli che fanno christian music e che vogliono intraprendere un percorso di christian music hanno un palco per poterlo fare” spiega ancora Maugeri. In Italia il fenomeno della chirstian music in realtà non è molto diffuso, a differenza dell’America dove i cantanti cristiani vendono milioni di copie dei loro dischi e richiamano decine di migliaia di persone ai loro concerti.
IL TALENT GHETTO
“J-Factor si propone di essere un format il cui scopo è far emergere un nuovo Talento ancora inespresso, presentandolo massivamente alla comunità di credenti e non, ma sopratutto a quelli che non hanno ancora conosciuto la musica cristiana” dice Maugeri che quest’anno ha incoronato vincitore, grazie a una giuria di cui fa parte anche Pasquale Di Nuzzo, ex ballerino di Amici 12, Emanuela Di Martino che si è aggiudicata un contratto con la casa discografica di Maugeri. Il problema di questi eventi è che rischiano di trasformarsi ghetti, dove, citando la Bibbia, “si predica ai convertiti”. Cioè se la suonano e se la cantano fra loro, il mondo discografico non ne verrà mai a sapere niente e così il grande pubblico. Tanti sono i cantanti del mondo della musica pop di fede cristiana, pensiamo a Ron e a Nek, ma questo non vuol dire che si tirino fuori dal mercato globale. Intanto la vincitrice è felice e dichiara: “È l’emozione per Dio che mi fa piangere, perché Dio conosce il mio cuore e sapeva i desideri del mio cuore. È stata la volontà di Dio e lo dichiaro nel suo nome”.