Jack lo Squartatore, l’assassino seriale che insanguinò la Londra di fine ‘800 con una scia di crimini efferati che continuano ad alimentare gli incubi di intere generazioni, non è mai stato identificato e ancora oggi, intorno al suo profilo, si insinuano interrogativi e ipotesi senza soluzione di continuità. La caccia al mostro, di fatto, non si è mai fermata.
Stavolta, come riporta Ansa, la discendente di una delle vittime del serial killer, noto anche come “Jack the Ripper”, avrebbe avanzato la richiesta di nuove indagini con l’uso delle più moderne e sofisticate analisi del Dna. Il mistero va avanti da oltre 130 anni e la speranza è quella di consegnare alla storia il nome e il volto del famigerato criminale protagonista di uno dei cold case più sinistri di tutti i tempi.
Jack lo Squartatore, chi è la donna che chiede nuove indagini sul serial killer
La donna che avrebbe chiesto di riaprire il caso con una nuova inchiesta, ricostruisce il Daily Mail, si chiama Karen Miller e sostiene di essere discendente di Catherine Eddowes, vittima di Jack lo Squartatore a 46 anni assassinata la sera del 30 settembre 1888.
Nella sua istanza, la donna avrebbe indicato come appartenente allla sua antenata lo scialle ritenuto il potenziale indizio chiave a carico di Aaron Kosminski, il cittadino ebreo polacco che a fine ‘800 lavorava come barbiere nell’East End di Londra e che finì nel cono dei sospetti all’epoca indagati e poi archiviati per insufficienza di prove. L’ipotesi di un coinvolgimento di Kosminski fu avanzata dallo scrittore inglese Russell Edwards nel 2014 proprio sulla base del materiale genetico individuato sul reperto attribuito al caso di Jack the Ripper. Catherine Eddowes fu la quarta vittima del serial killer. Stessa sorte toccata a Mary Ann Nichols, Annie Chapman, Elizabeth Stride e Mary Jane Kelly.