JACOBS E L’INFORTUNIO AL GINOCCHIO
L’estate olimpica 2021 ha un solo nome: Marcell Jacobs. Un atleta che quest’anno ha saputo regalare delle gioie immense a tutto il popolo italiano con una duplice medaglia d’oro: nei 100 metri piani prima e nella 4×100 poi. Un’estate da incorniciare per lui e per tutto il mondo dell’atletica italiana. E lo stesso Jacobs è stato protagonista di una lunga intervista rilasciata ai microfoni di Rai 1 durante il programma “Uno Mattina”. L’argomento più importante non poteva che essere quello legato al suo recente infortunio, che lo terra ai box per diverso tempo.
“Ho bisogno di lavorare, di migliorare alcuni aspetti, che ancora mi mancano, di resettare il sistema e di ripartire al meglio” ha raccontato Jacobs dopo aver annunciato lo stop per un problema alla cartilagine di un ginocchio. “L’anno prossimo sono in programma eventi molto importanti, come Mondiali ed Europei, e io voglio arrivarci al top della forma, per confermarmi”. L’uomo più veloce del mondo vorrà esserci, ma sarà costretto a rifiatare e a guarire prima di tornare definitivamente in pista.
JACOBS, LA REPLICA SUL DOPING
In seguito, Jacobs si è tolto qualche sassolino dalla scarpa in merito alla scoperta della positività al doping di uno staffettista del Regno Unito. L’atleta italiano, infatti, era stato accusato dalla stampa straniera – statunitense e britannica in primis. In merito a ciò, Marcell ha così dichiarato: “A me la situazione non ha toccato tanto, so i sacrifici e le batoste che ho passato per arrivare qui e invece me lo voglio godere al 100%. Dopo aver visto l’indagine su Ujah direi che forse è meglio guardare prima in casa proprio e poi attaccare gli altri. La cosa mi fa sorridere”.
Un’ultima parentesi è toccata su un obiettivo futuro, ovvero quello di partecipare all’edizione olimpica dei 200 metri piani. “Sono una gara importante anche per migliorarsi sui 100. La doppia distanza a quei ritmi aiuta molto. La farò per divertirmi e per migliorare sullo scatto breve”. Dunque, la possibilità di vedere Jacobs sui 200 metri non è così remota, ma ora l’azzurro avrà bisogno solamente di meritato riposo.