Dopo Matteo Salvini, anche Jacopo Coghe replica a Fedez. Il discorso del rapper al Concerto del Primo Maggio, che sta facendo discutere anche in casa Rai, ha tirato in ballo anche il vicepresidente di Pro Vita e Famiglia onlus. «Davanti al televisore, a casa con la mia famiglia, mi sono imbattuto nel pistolotto di Fedez e ad un certo punto mi sono sentito citato e deriso senza possibilità di contraddittorio», ha esordito Coghe nella sua replica. Quindi, ha criticato il rapper per averlo attaccato senza che lui avesse modo di replicare e per i toni che ha usato nel suo intervento: «Ma un cantante, può porre in essere questi attacchi personali senza possibilità di contraddittorio? Nelle sue parole ho percepito una violenza inaudita, tutto questo pagato con i nostri soldi, perché si tratta di servizio pubblico». E quindi non può mancare un attacco alla Rai, finita ormai al centro di un fuoco incrociato: «Non può farsi megafono di una singola voce. È vergognoso oltre che non rispettoso delle regole», ha dichiarato Jacopo Coghe.
JACOPO COGHE VS FEDEZ “NON CONOSCE DDL ZAN”
Fedez ha tirato in ballo Jacopo Coghe parlando del ddl Zan. «Non si è accorto che il Vaticano ha investito più di 20 milioni di euro in una casa farmaceutica che produce la pillola del giorno dopo. Quindi, cari antiabortisti, avete perso troppo tempo a cercare il nemico fuori e non vi siete accorti che lo avevate in casa», le parole del rapper. Il vicepresidente di Pro Vita e Famiglia onlus, attaccato dall’artista, lo ha invitato a concentrarsi sulla sua attività di musicista: «Fedez pensi a cantare, senza condannare le opinioni degli italiani, tutelate dalla Costituzione e dal nostro diritto. Se vuol fare il politico, scenda in campo e si confronti allora in un dibattito pubblico e mostri tutta la sua ignoranza sul tema». Quindi, Coghe ha attaccato Fedez proprio nel merito del ddl Zan: «La sua è solo propaganda, non conosce i contenuti del Ddl Zan, non è in grado di entrare nei singoli temi e pubblicizza l’antiomofobia come fosse uno smalto. Si metta in gioco, lo aspetto per un confronto alla pari».