Jakob Fuglsang si è ritirato dal Tour de France 2019. Una 16esima tappa a dir poco subdola quella con arrivo e traguardo a Nimes che ha visto imporsi allo sprint Caleb Ewan. Doveva essere una tappa di trasferimento, senza insidie dettate dalla morfologia del percorso, studiato dagli organizzatori della Grande Boucle per concedere un giorno di assestamento ai corridori dopo il riposo di ieri e in vista del trittico alpino alle porte. Eppure il ciclismo è anche questo, una storia di cadute e imprevisti che rendono eroico questo sport. Peccato che a farne le spese sia stato proprio Jakob Fuglsang, sfortunato già ad inizio Tour con una caduta che per qualche giorno ne ha compromesso il rendimento e in parte la classifica. Il campione della Liegi-Bastogne-Liegi 2019 prima del ritiro di oggi inseguiva con 5’27” di ritardo da Alaphilippe: forse non avrebbe vinto il Tour, però…



JABOB FUGLSANG, RITIRO TOUR DE FRANCE 2019

Una brutta caduta a 25 km dall’arrivo per Jakob Fuglsang: questo il motivo alla base del ritiro del corridore danese. Subito i suoi fidi gregari della Astana lo hanno circondato per sincerarsi delle sue condizioni ma è stato chiaro da subito, quando Fuglsang non ha avuto come primo istinto quello di rimontare in sella per non perdere troppi secondi dal gruppo maglia gialla, che questa era una caduta più brutta delle altre. Il volto segnato dal dolore, forse anche un sopracciglio lievemente insanguinato: questa la smorfia di delusione comparsa sul viso di chi ha lavorato per mesi preparando un evento importante come il Tour de France 2019 e vede sfumare tutto nel giro di pochi secondi, magari a causa di una distrazione di un attimo. Nelle prossime ore si tenterà di capire quali sono state le conseguenze della caduta (sperando che non si debba parlare di fratture): la buona notizia è che Fuglsang è salito in ammiraglia sulle proprie gambe. E per un gruppo che viaggiava in quel momento quasi ai 50 km/h è già una grande notizia.



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