Jakub Jankto: “Il mondo del calcio è omofobo”

Jakub Jankto, calciatore ceco attualmente in prestito allo Sparta Praga, è stato intercettato da Le Iene dopo il suo coming out. Con un video sui propri canali social, lo scorso 13 febbraio l’ex giocatore di Udinese e Sampdoria ha voluto dichiarare pubblicamente di essere omosessuale. “Dopo 26 anni con quella barriera non puoi vivere come vuoi, ora mi sento veramente libero ed è straordinario” ha affermato ai microfoni del programma tv italiano. Rispondendo poi alla domanda sulla presunta omofobia nel calcio italiano, il giocatore ceco ha asserito: “Sicuramente un po’ sì, perché se sono io il primo calciatore è così“.



Intervistato a Praga dall’inviato Nic Bello, Jankto ha dichiarato ancora: “La decisione, dopo 27 anni, è abbastanza importante e sono felicissimo”. Il suo gesto, che per tanti è rivoluzionario, non è però per lui: “Per alcuni è una rivoluzione, per me è una cosa assolutamente normale“. Le persone, però, hanno reagito bene, apprezzando il gesto del centrocampista: “Mi hanno applaudito, l’abbiamo visto ieri sera, nella prima partita dopo il coming out quindi le sensazioni sono top”.



Jankto: “Mi sento libero ed è straordinario”

Per Jakub Jankto, adesso, cambia anche in parte il modo di vivere lo sport: “Ho postato su Instagram che, dopo tanto tempo, avevo giocato con il sorriso. Puoi vincere, fare tripletta, puoi fare goal però con il sorriso”. C’è però sempre un po’ di timore di poter ricevere insulti omofobi o addirittura cori contro, e lo sa bene il centrocampista: “Soprattutto quando giochi fuori casa ti vengono a dire certe parolacce, gli ultras sono così“. Nonostante questo, però, Jakub ha trovato il coraggio di dirlo. Una scelta non semplice: “Dopo 26 anni con quella barriera non puoi vivere come vuoi e dopo quel coming out mi sento veramente libero ed è straordinario”.



Jankto ha un figlio, nato dal rapporto con la sua ex. “Io vado a proteggere anche mia moglie, poi per quello che fanno gli altri non posso fare tanto. Lui ora ha 3 anni e mezzo e spero che quando ne avrà 7/8 ci sarà più libertà” ha spiegato il calciatore. Al titolo di Libero, “Jankto arriva a fine carriera e si ricorda che è gay. Entra nella storia non per i successi sportivi ma perché è il primo calciatore importante a rivelare l’omosessualità”, il centrocampista ha ribattuto: “No, no, no, io ho fatto una grande carriera e ne farò, non voglio considerare queste cose perché è totalmente inutile. Io mi auguro che diventi una cosa normale, un messaggio positivo”.