FABIO RICCI E ALESSANDRA DRUSIAN: JALISSE DALLA VITTORIA DI SANREMO ALL’OBLIO
Nuovo appuntamento con “Verissimo” questa settimana e, in concomitanza con il più mediatico Festival di Sanremo che sta macinando record su record, il rotocalco consueto del weekend di Canale 5 sceglie di provare a controbattere non parlando di musica e, se lo fa, dando spazio anche a un po’ di polemica: saranno infatti ospiti questo pomeriggio nel salotto televisivo di Silvia Toffanin i leggendari Jalisse, complesso celebre soprattutto per una canzone che li proiettò nel firmamento musicale italiano, prima di scomparire gradualmente. Ma scopriamo chi sono Fabio Ricci e Alessandra Drusian, la coppia unita a livello artistico ma anche a livello sentimentale da 30 anni e quale è la loro storia.
I Jalisse, volenti o nolenti, resteranno nella storia della musica leggera italiana grazie a quei “Fiumi di parole” che fruttò loro la vittoria al Festival di Sanremo del 1997 e successivamente anche un lusinghiero quarto posto all’Eurovision Song Contest dello stesso anno. Da lì poi alcuni dischi interessati e il graduale oblio, senza mai poter tornare sul palcoscenico del Teatro Ariston, circostanza che li ha portati anche a battibeccare a distanza con Amadeus e di cui diamo conto quest’oggi in un altro pezzo a parte. Il duo musicale formato da Fabio Ricci (nato a Roma il 5 settembre 1965) e Alessandra Drusian (originaria di Oderzo, nel Trevigiano, 18 maggio 1969) vede la luce ufficialmente nel 1994 ma in realtà le origini affondano nei primi Anni Novanta quando i due musicisti si conobbero nello studio di una casa discografica; Fabio era il tastierista e vocalist dei “Vox Populi” mentre Alessandra aveva avuto collaborazioni con delle realtà del nord-est.
CHI SONO I JALISSE? IL SUCCESSO A SANREMO E QUELLA STORIA D’AMORE NATA A ROMA…
I Jalisse, il cui nome deriva da un personaggio della sit-com “I Robinson” prima parteciparono nel 1995 a Sanremo Giovani e poi approdarono al Festival col brano “Liberami” l’anno successivo (tra le Nuove Proposte): il resto è storia con la vittoria, le polemiche dovute all’etichetta discografica e al presunto plagio di un brano dei Roxette. Ma il sodalizio tra Fabio e Alessandra è anche di natura sentimentale: i due col tempo sono diventati anche una coppia e oggi sono felicemente genitori di due figli. Come hanno raccontato i diretti interessati nel corso di una intervista concessa al portale di SpettacoliNews, il loro incontro avvenne a casa del paroliere Sergio Bardotti: “Io ero a Roma, accompagnata dal mio fidanzato perché dovevo firmare un contratto e Fabio aveva una sigaretta tra le labbra” ricorda la Drusian che ammette come in un primo momento non sapeva cosa la avesse colpita di Ricci. “Mi sono trovato di fronte una stangona, all’epoca era bruna e aveva doti vocali pazzesche” prosegue Fabio che racconta come loro si siano studiati entrambi prima di avvicinarsi…
“Io avevo rotto da poco con la mia fidanzata e non ho pensato a lei se non come artista” prosegue Ricci, spiegando che l’amore subentrò solo in un secondo momento. “Le diedi una cassetta col mio brano ‘Liberami’ che ci ha portati poi a Sanremo nel 1996”: il resto è storia. Ma cos’è che invece li ha legati non solo artisticamente ma anche nella vita? Ancora una volta è stata la musica: “Dopo quell’incontro io sono tornata in Veneto e per due anni non ci siamo visti né sentiti” ammette la Drusian che poi ricorda la telefonata di Gino Landi, regista di “Gran Premio”, che la invitata nella sua nuova trasmissione. “E in stazione a Roma ho trovato Fabio: l’ho guardato chiedendogli cosa ci facesse lì e qualcosa era cambiato in entrambi…” prosegue la cantante ammettendo che da allora hanno cominciato a guardarsi con occhi diversi. “Ho avuto la sensazione da subito che mi fosse stato affidato qualcosa di prezioso di cui prendermi cura” le fa eco il partner ed è ancora così oggi, non mi stancherò mai…”. La cosa più buffa? Che per qualche tempo hanno dovuto nascondere la loro relazione perché, secondo Ricci, “a detta di molti avrebbe condizionato negativamente la nostra carriera: invece penso che sia stata la nostra forza”.