James David Vance è il candidato scelto da Donald Trump per diventare vicepresidente Usa in caso di vittoria dei Repubblicani. L’attuale senatore dello Stato dell’Ohio ha 39 anni e un passato da caporale dei Marine in Iraq, cresciuto in un ambiente di ceto medio basso nella realtà rurale americana, ha poi fatto carriera velocemente in politica grazie al suo sostegno incondizionato alle ideologie di Trump e al movimento M.a.g.a, cambiando drasticamente la sua opinione nel corso del tempo, che precedentemente era stata molto critica nei confronti di alcune posizioni dell’ex presidente definite troppo “di chiusura”.
Famoso anche per aver scritto un libro, intitolato “Hillbilly Elegy” che è diventato in breve tempo un best seller, nel quale racconta il suo riscatto da ragazzo bianco povero nato in una famiglia di operai, a manager finanziario della Silicon Valley. Rappresenta, secondo quanto sottolineato anche dal New York Times, una figura chiave che incarna il rinnovamento del “sogno americano”, un personaggio che si impegna nella lotta per i diritti dei lavoratori, per la riduzione della pressione fiscale e offre soluzioni per uscire dalla crisi economica. Per questo il Tycoon lo ha designato non solo vice ma anche come colui che raccoglierà in futuro l’eredità politica del partito repubblicano.
Chi è James David Vance, candidato vicepresidente di Donald Trump: le sue posizioni su aborto, Lgbt e ideologie “Woke”
James David Vance, 39enne laureato in legge a Yale, sarà vicepresidente degli Stati Uniti in caso di vittoria dei repubblicani alle elezioni. Il suo nome, annunciato subito dopo l’attentato a Donald Trump, rappresenta una scelta strategica per vari motivi. Il primo, da non sottovalutare è sicuramente l’età, un fattore che potrebbe influenzare positivamente gli elettori. Ma anche perchè le posizioni di Vance su molti argomenti di attualità hanno ottenuti ampi consensi dai cittadini. Specialmente negli ambienti della classe operaia e dei lavoratori di ceto medio alto.
Uno dei temi centrali durante i comizi è stato quello di voler diminuire la pressione fiscale per i ricchi. Ma ci sono anche altre posizioni “scomode” che stanno facendo discutere gli avversari di Trump che hanno definito Vance come “populista” ed “estremista di destra“. Specialmente per il suo sostegno al divieto di aborto nazionale, la sua opposizione alle ideologie “Woke” e al movimento Lgbt. Recentemente anche per la contrarietà ad approvare nuovi aiuti per l’Ucraina, affermando che da subito dopo le elezioni, in caso di vittoria di Trump, si dovrà iniziare immediatamente a lavorare per un trattato di pace con la Russia, al quale Kiev dovrà aderire.