James Redford, regista di documentari, attivista e figlio di Robert Redford, è morto a 58 anni. Il regista e co-fondatore del Sundance Institute ha diretto documentari su energia pulita, donazione di organi e dislessia e per questo ha lasciato un vuoto indescrivibile in tutti coloro che lo hanno conosciuto e che hanno avuto a che fare con lui. A dare la comunicazione della sua morte è stata proprio l’organizzazione senza scopo di lucro fondata dal regista e dal padre ormai 15 anni fa che in un tweet fa sapere: “Siamo profondamente rattristati… era un feroce sostenitore del potere della narrazione per guidare l’impatto sulle questioni che contano di più. Jamie è stato un collaboratore profondamente intuitivo e gentile. La nostra comunità di artisti e colleghi è addolorata per questa perdita e invia le condoglianze alla famiglia Redford; il calore, la passione e la generosità di spirito di Jamie continueranno a ispirarci”.
James Redford è morto, secondo lutto per Robert Redford
A confermare la notizia è stata la stessa moglie Kyle che proprio in queste ore ha confermato al Salt Lake Tribune che suo marito era morto di cancro ai dotti biliari nel fegato. La morte di James Redford dovrebbe essere legata alla malattia autoimmune che gli hanno diagnosticato ormai anni fa, la colangite sclerosante primaria, che lo ha costretto già a due trapianti di fegato nel 1993. James era il terzo figlio che Robert ha avuto dalla sua ex moglie Lola Van Wagenen ma anche il secondo che Robert ha perso. Il primo, Scott, è morto a 2 mesi e mezzo nel 1959. Al suo fianco ci sono ancora Shauna e Amy.