L’autopsia sul corpo di Jamie Cail, ex nuotatrice statunitense 42enne trovata senza vita in casa nel febbraio scorso, ha svelato le cause del decesso. A rendere noto l’esito dell’esame autoptico è stato il Dipartimento di polizia delle Isole Vergini, che in un post diffuso poche ore fa via Facebook ha descritto il risultato a cui sarebbe giunto il medico legale nella sua relazione conclusiva sul caso. Stando a quanto descritto dalle autorità americane, la morte della campionessa sarebbe dovuta ad una “intossicazione accidentale” da Fentanyl, una overdose ritenuta un incidente.



Secondo il rapporto delle autorità locali, il malore che avrebbe colpito Jamie Cail sarebbe stato segnalato dal compagno il 21 febbraio scorso, intorno alle 2:30 del mattino, e poco dopo i detective di St. John, dove l’atleta viveva, sarebbero stati allertati per un caso sospetto in arrivo presso la clinica Myrah Keating-Smith. Stando alla versione del fidanzato, intorno alla mezzanotte si sarebbe recato a casa per controllare lo stato di salute della campionessa e l’avrebbe trovata riversa sul pavimento. Aiutato da un amico, l’avrebbe trasportata in auto all’ispedale ma, una volta in pronto soccorso, per Jamie Cail non ci sarebbe stato più nulla da fare. Soltanto adesso si apprende che la morte sarebbe stata accidentale, dopo i primi dubbi sollevati a margine dell’accaduto e rimbalzati sulla stampa con le cronache legate all’indagine aperta sul caso.



Morte di Jamie Cail: i risultati dell’autopsia sul corpo dell’ex campionessa di nuoto

I risultati dell’autopsia sul corpo dell’ex campionessa di nuoto Jamie Cail hanno quindi escluso l’intervento di terzi nella morte risalente al febbraio scorso. Il decesso della ex nuotatrice, 42 anni, sarebbe dovuto ad una intossicazione accidentale e sarebbe avvenuto quando si trovava da sola in casa, a St. John, nelle Isole Vergini americane. Soltanto il 22 agosto, pochi giorni fa, il locale Dipartimento di polizia ha ricevuto copia del rapporto autoptico dall’ufficio del medico legale incaricato dell’esame post mortem. Nella relazione finale, sono riportate le conclusioni degli accertamenti secondo cui a provocare il decesso sarebbe stata una overdose di Fentanyl con aspirazione di contenuto gastrico, da considerarsi un incidente.



Jamie Cail sarebbe morta in poco tempo e a nulla sono valsi i tentativi di rianimazione dei sanitari dopo l’allarme lanciato dal compagno, il primo ad arrivare sulla scena nella notte tra il 21 e il 22 febbraio scorsi. Nel corso della sua carriera, Cail vinse l’oro ai Campionati Pan Pacific del 1997, parte della staffetta 4×200 metri stile libero femminile degli Stati Uniti. Tra i podi conquistati come nuotatrice, anche una medaglia d’argento nel 1998 in Coppa del mondo in Brasile, specialità 800 metri stile libero femminili.