Jamie Foxx e il ricovero d’urgenza in ospedale
Jamie Foxx, nell’aprile del 2023, è stato ricoverato d’urgenza in ospedale facendo temere per la sua vita. A distanza di più di un anno da quel momento, i media americani riportano una serie di notizie sull’accaduto secondo cui il presunto responsabile di quel ricovero d’urgenza sia Puff Daddy. La confessione sarebbe avvenuta direttamente da Jamie Fox durante due show live che si sono svolti due settimane fa all’Alliance Theatre di Atlanta. Il regista ha dichiarato: “Jamie ha uno speciale in uscita su Netflix intitolato ‘What Had Happened Was’, e sono andato a registrarlo. Ci sono voluti tre giorni di registrazione. Durante i suoi show Jamie ha detto chiaramente, ‘Diddy è responsabile di ciò che mi è successo, sono finito in ospedale per colpa sua e sono io che ho chiamato l’FBI ‘”, le parole riportate da Biccy.
“Se erano battute? No! Non credo che stesse scherzando. So quando qualcuno sta preparando una battuta, e so quando fai sul serio. ha proprio detto di essere stato lui a denunciare Diddy all’FBI. Posso anche dirvi che Jamie dopo la fine del ricovero era sparito dagli ambienti in cui avrebbe potuto incontrare Diddy e ora che Sean Combs è in carcere lui non si nasconde più. Loro due in passato erano come fratelli, ma poi il rapporto è saltato. Sono rimasto scioccato quando ho sentito la superstar di SpiderMan fare quelle affermazioni“, avrebbe aggiunto il regista.
Le parole di Jamie Foxx dopo il ricovero in ospedale
A distanza di mesi dal ricovero in ospedale, a rompere il silenzio sull’accaduto fu proprio Jamie Foxx che, tornato sui social, decise di rassicurare i fan raccontando nel dettaglio il malore che lo aveva colpito. “L’11 aprile ho avuto un forte mal di testa, quindi ho chiesto un Advil. Mi sono svegliato 20 giorni dopo. Non so nemmeno da dove iniziare per raccontare quello che mi è successo. Ho passato qualcosa che pensavo non avrei mai, mai affrontato. Non volevo che mi vedeste così. Voglio che mi vediate ridere, divertirmi, fare festa, fare una battuta, fare un film, uno spettacolo televisivo”, aveva raccontato.
“Non volevo che mi vedeste con i tubi attaccati e cercare di capire se ce l’avrei fatta. Sono tornato dall’inferno. Mi hanno fatto un’iniezione di cortisone. Un altro dottore ha detto ‘qui c’è qualcosa che non va’, indicando la mia testa. Cosa ho avuto? Non lo dirò davanti ad una telecamera. Il mio percorso verso la guarigione ha avuto anche qualche buca ma sto tornando, e posso lavorare“, concludeva.