Jamie Lee Curtis, 61 anni, un corpo invidiabile e tanta voglia di lavorare. A far rallentare l’attrice è stata solo la pandemia da Coronavirus. Figlia di Tony Curtis e Janet Leigh, l’attrice gira in media tre film all’anno ed attualmente ha all’attivo oltre 80 titoli tra cui alcuni capolavori del genere horror e della commedia, come Un pesce di nome Wanda. Dai genitori ha ereditato le doti comiche del padre e la capacità di terrorizzare il pubblico dalla madre (che divenne nota per essere stata la protagonista di Psycho di Hitchcock). Jamie Lee Curtis stava per iniziare le riprese del settimo e ultimo capitolo della celebre saga horror iniziata nel 1978 (dal titolo Halloween Ends) ma il Coronavirus ha cambiato i piani e chiuso i set. Il sesto film è già stato girato ma, come racconta Il Giornale, pandemia permettendo potrebbe giungere sul grande schermo solo a ottobre mentre il quinto, dal semplice titolo Halloween è attualmente fruibile su Amazon Prime Video, insieme a Cena con delitto – Knives Out, che vede sempre l’attrice protagonista. “Mia madre sarebbe orgogliosa. Non ho molti ricordi di lei quando era giovane, non parlavamo molto del suo o del mio lavoro, però ricordo i suoi incoraggiamenti quando ho girato il primo Halloween”, ha commentato la Curtis.
JAMIE LEE CURTIS, LA DIPENDENZA DAI FARMACI
Jamie Lee Curtis si è di recente raccontata alla versione americana di Vanity Fair, svelando anche alcuni suoi problemi con la dipendenza dai farmaci. In merito ha raccontato apertamente: “Subii un piccolo intervento chirurgico e mi dettero degli antidolorifici, ne rimasi succube. Ne voglio parlare perché purtroppo non è un problema solo mio, ormai gli oppiacei rappresentano una vera e propria emergenza. Io ne sono uscita dopo dieci anni, quando mi sono accorta di aver toccato il fondo rubando farmaci dalla borsa di mia sorella. Ancora oggi frequento meeting di supporto”. Dopo essere riuscita a superare il problema, l’attrice si è di nuovo catapultata sul set. Per lei far ridere e fare paura rappresentano due facce della medesima medaglia: “Ma forse è più facile far ridere. La saga di Halloween può essere faticosa, sia fisicamente sia psicologicamente”. La nostalgia è un sentimento che sembra non appartenerle: “Mi piace vivere il momento. Anche con me stessa ho un migliore rapporto oggi. Quando guardo i film che ho fatto a vent’ anni penso a questo: allora non sapevo di avere un bel corpo. Ora sì. Ora lo so, l’avevo. Avevo un corpo incredibile e non me ne rendevo conto”. Poi l’attrice ha voluto lanciare un messaggio importante partendo dal suo nemico storico, Michael Myers, il terribile cattivo di Halloween. “Lui indossa una maschera per terrorizzare – me soprattutto – ma non c’è nulla di più terrificante di questo attuale aumento dei casi di Covid-19… Io e il mio nemico siamo d’accordo su una cosa: usate la mascherina!”.