A “È sempre Cartabianca” si parla di sette. Ospite di Bianca Berlinguer anche Jane Alexander, attrice, conduttrice e modella. La donna nel 2007 ha perso una sorella per un tumore al seno: May May era vittima di una setta che l’aveva convinta a non curarsi con le terapie tradizionali, bensì ad utilizzare una crema senza nessuna evidenza scientifica. “Ha cominciato a frequentare dei gruppi di meditazione che poi l’hanno portata nella setta negli anni ’90. Prima andava tutti i giovedì, poi è cominciata ad andare lì più spesso per aiutare, per stare con le persone. Stava lì più frequentemente” racconta l’attrice. I rapporti tra le due, con il tempo, si sono incrinati: “Mia sorella e io eravamo legate ma litigavamo. Lei poi aveva otto anni in più di me e io la guardavo con ammirazione perché era bella, brava, aveva cose che avrei voluto avere anche io”.
Con il tempo, May May “è cominciata ad andare a questi raduni di qualche giorno dove meditavano oppure non mangiavano o vomitavano. A quel punto penso facesse parte già della setta. Una volta è andata anche in Russia per andare a fare queste purificazioni. Le chiedevano i soldi per questi viaggi, per le donazioni… Le dicevano che a un certo punto sarebbe stata ricongiunta con gli alieni”, spiega ancora Jane.
Jane Alexander: “May may curava il tumore con una crema”
Come racconta Jane Alexander, la sorella May May è rimasta vittima di una setta che l’ha convinta a non curare il tumore al seno: “Mia sorella ha scoperto di avere un cancro nel 2015. Non ne aveva parlato con nessuno, solo con il fidanzato che l’aveva portata da un medico. Il medico le aveva detto che avrebbe potuto curarlo perché era piccolo ma lei, pur di non curarsi, ha lasciato il fidanzato e ha cominciato a curarsi con una crema nera che le era stata consigliata dalla setta. Il referto medico di mia sorella parla di un seno sinistro completamente mangiato da questa crema: si vedevano addirittura le costole. Io non riesco a spiegarmi come potesse credere che questa cosa l’avrebbe salvata. Come tutte le sette, anche quella l’ha portata a eliminare tutte le persone che le volevano bene. La sua migliore amica ha continuato a vederla ma quando ha visto il seno ha capito che non c’era più niente da fare”.
Jane Alexander: “Mia sorella pensava che sarebbero arrivati gli alieni”
La setta aveva allontanato May May dalla famiglia, che l’ha vista solamente pochi giorni prima che lei morisse: “Lei ha chiamato prima mia madre, che non era anche la sua ma erano molto legate, e poi me, dicendo che se volevo vedere il mostro pelato potevo andare in ospedale. Io non la vedevo da due anni. Lei a mia madre ha detto che sarebbero arrivati gli alieni a salvarla” racconta Jane Alexander a “È sempre Cartabianca”, che rivela poi tutti i sensi di colpa provati dopo la morte della sorella: “Nel 2004 era morto mio padre e la setta, nella sua fragilità, è riuscita a farle credere cose che sono incredibili da credere. Non capisco come una persona intelligente come mia sorella possa avere creduto a certe cose. Sono arrabbiata con lei ma anche con me. Vorrei aver fatto qualcosa. Mia sorella aveva 42 anni e io avrei potuto fare qualcosa per lei”.
I componenti della setta, dopo la morte di May May, non furono trovati: “Non so se siano stati puniti perché non so neanche il nome della setta. Anche facendo controlli incrociati non sono riuscita a ricostruire. Alcune persone che io penso facessero parte della setta erano lì quando mia sorella è morta ma non ci hanno rivolto parola” conclude Jane Alexander.