Jane Fonda, celebre attrice statunitense 85enne, ha rilasciato un’intervista per il quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung dove ha parlato della sua vita, della carriera e del mondo dello spettacolo cinematografico. Partendo da quest’ultima, in particolare, parla positivamente del fatto che, a differenza di qualche anno fa, ad Hollywood sembra sfatarsi sempre di più il mito che oltre i 40 anni, una donna, difficilmente troverà una parte.

L’industria, secondo Jane Fonda, “si è resa conto che le donne anziane sono il gruppo demografico in più rapida crescita“, mentre la gente “si è resa conto che si possono fare soldi girando buoni film con e per noi”. Confessa anche che “non avrei mai sognato di poter interpretare ruoli da protagonista in veri e propri blockbuster alla mia età”, dicendosi estremamente grata della possibilità. Ma c’è stata anche, sempre secondo Jane Fonda, una rivoluzione, che comunque definisce lenta ed appena iniziata, nel ruolo delle donne anziane nei film, “si vedono più spesso in contesti romantici o addirittura sessuali, e anche nude”.

Jane Fonda: “Recitare può logorarti l’anima”

Per Jane Fonda, comunque, gli 85 anni che porta sulle spalle non sono un limite e racconta che “è un grande piacere affrontare la sfida [della recitazione] ancora e ancora, scivolando in un altro personaggio e nella sua vita”. Raccontando, invece, quale sia stata la parte più difficile da interpretare per lei, sostiene trattarsi del film “The dollmaker” perché interpretava “una montanara che non sapeva né leggere né scrivere, una donna semplice lontana da me stessa”.

Tirando, infine, le somme della sua carriera e del cinema, Jane Fonda sostiene sicura che consiglierebbe a chiunque di provare a fare l’attore, “perché idealmente è appagante come poche altre cose nella vita”. Idealmente, però, perché infatti spiega che “la probabilità di diventare famosi è piuttosto bassa”, e quindi “non si dovrebbe seguire questa strada se l’unico obbiettivo è diventare delle star”. Dalla sua lunga esperienza Jane Fonda ha capito che “è piuttosto difficile iniziare a fare l’attore”, mentre complessivamente “il lavoro può darti ai nervi e logorarti l’anima perché sei costantemente rifiutato e criticato”. Il mantra è “prendere le cose come vengono” e “lavorare dannatamente duro”.