Janira D’Amato è la protagonista della nuova puntata di Amore Criminale, in onda su Rai 3 il 17 novembre, in prima serata, con la conduzione di Emma D’Aquino. Aveva 21 anni quando, nel 2017, fu colpita con 49 coltellate a Pietra Ligure (Savona), uccisa, secondo la ricostruzione, dall’ex fidanzato Alessio Alamia. Il giovane, finito a processo con l’accusa di omicidio volontario premeditato, sarebbe stato condannato all’ergastolo in via definitiva. Janira D’Amato, racconta la trasmissione attraverso le testimonianze di chi conosceva la ragazza, avrebbe vissuto una relazione tormentata con il 21enne, totalmente succube nel nome di un sogno d’amore che poi sarebbe sfumato sotto una scarica di fendenti che l’avrebbero strappata alla vita.
Alessio Alamia l’avrebbe perseguitata dopo che lei, stanca di un rapporto soffocante e ormai infelice, lo aveva lasciato. Nel 2021, la Cassazione avrebbe confermato a suo carico la condanna già inflitta in primo e secondo grado. In aula, riporta Ansa, prima della lettura del dispositivo il giovane avrebbe rivolto le sue scuse ai genitori della vittima. Per Alessio Alamia era stata riconosciuta l’aggravante della premeditazione.
La storia di Janira D’Amato, uccisa dall’ex Alessio con 49 coltellate
Janira D’Amato è stata uccisa il 7 aprile 2017, all’età di 21 anni, dall’ex fidanzato Alessio Alamia. Questo quanto ricostruito dalle indagini e quanto cristallizzato nella sentenza definitiva che lo ha condannato all’ergastolo nel 2021. I due giovani si erano conosciuti quando erano poco più che adolescenti, e per la ragazza lui sarebbe stato il primo fidanzatino. Ben presto il rapporto, ricostruisce Amore Criminale, si sarebbe tradotto in una trappola soffocante che avrebbe visto precipitare Janira D’Amato nelle trame del totale controllo da parte del fidanzato.
Costretta all’isolamento dal resto dei suoi affetti, umiliata e denigrata nel contesto del rapporto, Janira D’Amato avrebbe accettato tutto questo senza ribellarsi per circa 3 anni. Successivamente avrebbe deciso di iscriversi a un corso di pasticceria e questo evento avrebbe fatto da anticamera a un vortice ancora più pressante di minacce e vessazioni. Alessio Alamia avrebbe cercato di farla desistere dichiarandosi pronto a togliersi la vita, ma Janira D’Amato, per la prima volta nella loro storia, sarebbe stata irremovibile. L’ennesima lite con quel ragazzo, il 7 aprile 2017, sarebbe finita nel sangue. Alamia avrebbe colpito Janira D’Amato con 49 coltellate e la giovane sarebbe morta nel giro di pochi minuti. A convincere Alessio Alamia a costituirsi sarebbe stata la nonna. Rinviato a giudizio, a processo è stato ritenuto responsabile della morte dell’ex fidanzata 21enne e condannato in via definitiva all’ergastolo per omicidio premeditato. Una sentenza che ha confermato l’esito dei primi due gradi di giudizio.