Nessuno avrebbe immaginato accadesse così in fretta, ma lui ha smentito tutti già da fine novembre, prima della pausa invernale, quando ha contribuito in maniera decisiva alla conquista della Coppa Davis per l’Italia con vittorie schiaccianti sui propri avversari. Alla ripresa dei lavori, ha subito vinto gli Australian Open in 5 set, battendo in finale il russo Medvedev, già lui vincitore di 1 Slam negli USA, ricordiamo quello americano che ha impedito a Djokovic di vincere il grande Slam generale. Impressionante il modo in cui lo ha fatto, perdendo i primi due set della finale e poi cambiando marcia e vincendo gli altri tre set, incassando i complimenti del russo, peraltro già battuto in autunno, al Masters di Torino.
Nessuno avrebbe immaginato che accadesse così presto, ma alla fine Sinner ha vinto lo scetticismo di molti tifosi e pian piano ha iniziato a scalare la classifica mondiale ATP, a fine novembre, regalandoci, ribadisco, pure la Coppa Davis che ci mancava da molti anni. E sono iniziate ad arrivare vittorie sui Top 10 che erano vicino a lui in classifica, tipo il playboy greco Tsitsipas, noto più per essere il boyfriend di Sakkari e Badosa che per le gesta sul campo, dove vinse un Montecarlo, tipo la promessa americana Shelton, tipo il veloce danese Rune, tipo l’australiano De Minaur. Il finalista degli US Open, Ruud, l’amico rivale Hurkacz e il muscolare terraiolo russo Rublev, ma infine è arrivato lo scalpo di Djokovic, a cui è scappata pure qualche lacrima. Ha inoltre azzeccato il passaggio dall’allenatore da Piatti a Cahill, maestro di volee dove Sinner latitava un poco assieme agli spostamenti laterali.
Tutto pronto per una rivalità almeno decennale con il ventenne spagnolo Carlos Alcaraz, già vincitore di due Slam, ma dopo gli Australian Open Sinner ha vinto Miami Master 1000, soprannominato il quinto Slam. Djokovic, con le sconfitte con Sinner e Alcaraz, può versare lacrime ma riconosce che già dal prossimo Wimbledon può vedere il sorpasso da parte dei due giovanissimi rivali che, tra l’altro, sono pure amici. Ma dovranno passarne di anni per vedere a rischio il suo record di 24 Slam vinti in carriera.
(Carlo Cattaneo)