Jannik Sinner vuole archiviare questo periodo non solo impegnativo, ma anche «molto sfortunato». Lo ha definito così il tennista italiano commentando la notizia della sua positività involontaria al doping per le tracce di Clostebol rilevate nel suo sangue durante i controlli a Indian Wells. In un comunicato ufficiale, lo sportivo altoatesino ha assicurato che continuerà a fare il massimo per garantire il continuo rispetto del programma antidoping dell’Itia e ha preso le difese del suo team, «che è meticoloso».



«Non c’è alcun dubbio che Jannik Sinner sia totalmente innocente rispetto a questo caso ma il giocatore è responsabile di tutto ciò che accade all’interno del suo sistema, anche se non ne è a conoscenza, come in questo caso eccezionale», ha dichiarato l’avvocato Jamie Singer, legale del tennista italiano.



In virtù del fatto che la positività è stata riscontrata ad aprile, molti si chiedono come sia stato possibile che Sinner abbia continuato a giocare, ma il motivo risiede nella richiesta presentata al presidente di un tribunale indipendente, che viene nominato da Sport Resolutions, di una revoca della sospensione provvisoria. Nel caso di Sinner, questo ricorso è stato accolto, quindi ha legittimamente continuato a giocare, mentre il 15 agosto è stato dichiarato innocente. La vicenda, però, non è chiusa definitivamente, perché è Wada e Nado, l’agenzia anti doping mondiale e quella italiana, possono presentare appello alla sentenza di assoluzione entro 30 giorni. (agg. di Silvana Palazzo)



JANNIK SINNER POSITIVO: IL CONTROLLO AD APRILE

Jannik Sinner è positivo, ma può continuare a giocare: sembra un controsenso, eppure oggi Ansa ribatte questa notizia che in realtà daterebbe aprile, perché risale a quattro mesi fa il controllo che avrebbe inchiodato l’attuale numero 1 del tennis mondiale. Reduce dal titolo a Cincinnati, terzo Masters 1000 in carriera per lui dopo quelli di Toronto e Miami, Sinner ha saputo oggi di essere comunque innocente: tocca però ricostruire la vicenda, perché chiaramente la notizia di uno Jannik Sinner risultato positivo fa scalpore anche se poi, almeno per il momento – ma dovrebbe essere definitivamente così – si è risolta quasi in una bolla di sapone.

A Indian Wells, torneo nel quale Sinner aveva perso in semifinale contro Carlos Alcaraz, un controllo da parte dell’Itia (International Tennis Integrity Agency, di fatto l’antidoping del tennis) ha riscontrato nelle urine del giocatore una quantità infinitesimale di Clostebol, uno steroide che è naturalmente proibito. Perché allora Sinner è risultato innocente? Semplice: un controllo incrociato da parte della stessa Itia ha appurato che non ci sia stato dolo da parte dell’azzurro, inconsapevole di aver assunto quella sostanza, nel corso di un massaggio da parte del fisioterapista, e dunque subito scagionato. Tuttavia, qualche conseguenza per Jannik Sinner ci sarà comunque e ora possiamo scoprire quale.

JANNIK SINNER POSITIVO: LE CONSEGUENZE

Jannik Sinner è risultato positivo ma può continuare a giocare: dopo il titolo a Cincinnati sarà regolarmente in campo agli Us Open, dove avrà la testa di serie numero 1 e andrà a caccia del secondo Slam in carriera. Tuttavia la negligenza del fisioterapista, che ha ricevuto il Clostebol dal fitness coach, ricade su Sinner perché il tennista è responsabile per il suo entourage: l’estraneità dell’altoatesino alla vicenda non toglie il fatto che ci sia una sua “svista”, dunque l’Itia ha deciso di punirlo togliendogli i punti della semifinale di Indian Wells, 400, e il montepremi che aveva guadagnato, circa 300 mila euro. Bazzecole per Sinner che chiaramente punta ad altro, anche se la vicenda dà comunque fastidio.

L’Atp ha diffuso una nota in questi minuti affermando di essere incoraggiato da come si è conclusa la vicenda, e riconoscendo “la solidità del processo di indagine dei fatti” da parte dell’agenzia antidoping. La nota si chiude poi con la sottolineatura circa la necessità per i giocatori e il loro entourage di “fare la massima attenzione nell’uso di prodotti o trattamenti”. Dunque Jannik Sinner è positivo a uno steroide ma fortunatamente può continuare a giocare, possiamo dire che all’azzurro sia andata bene perché non era affatto detto che questa storia si sarebbe conclusa in questo modo, ora aspettiamo di scoprire cosa il numero 1 Atp riuscirà a fare agli Us Open.