JANNIK SINNER PROSCIOLTO DALLE ACCUSE DI DOPING

Jannik Sinner è stato prosciolto dall’accusa di doping: si è ufficialmente conclusa la vicenda che per qualche settimana ha tenuto tutta l’Italia del tennis e dello sport con il fiato sospeso, quella relativa alla positività del numero 1 Atp al Clostebol, uno steroide, assunto nel corso di un massaggio praticatogli dal fisioterapista a Indian Wells. Questa notte scadeva il termine entro cui la Wada, l’agenzia internazionale dell’antidoping, avrebbe potuto presentare ricorso alla decisione di metà agosto, per la quale Sinner era stato assolto con la motivazione che non fosse consapevole di aver assunto il Clostebol; la Wada non si è fatta sentire, dunque possiamo dire che Jannik Sinner sia prosciolto.



Ora dunque l’incubo, se tale è mai stato, è finito: l’unica conseguenza che Sinner ha avuto per questa vicenda, e ci sentiamo di dire che sia giusto, è stata quella di perdere i punti che aveva conquistato a Indian Wells (era stato eliminato in semifinale da Carlos Alcaraz) oltre che il montepremi guadagnato. Per il resto, nessuna sospensione: bene così, potremo godere ancora delle straordinarie prestazioni di Sinner e questo al netto della sua colpevolezza o innocenza, un dato che noi comunque si possa girare la vicenda non potremo mai confermare né smentire, potendo esclusivamente fidarci di quello che la giustizia sportiva ha deciso in merito.



LA VICENDA SINNER-DOPING

Jannik Sinner prosciolto dalle accuse di doping: lo scorso agosto era stata resa pubblica la notizia secondo cui il campione di tennis fosse risultato positivo ad un controllo effettuato ai tempi di Indian Wells, parliamo dunque di marzo. Nel giro di quattro mesi però, e nel silenzio generale, Sinner era stato immediatamente scagionato: un po’ perché la quantità dello steroide nelle sue urine era irrisoria, un po’ perché c’era stata subito la consapevolezza che quel massaggio praticato dal fisioterapista uscisse dalle competenze di Sinner, nel senso che il numero 1 Atp non fosse a conoscenza di cosa in effetti stesse assumendo. Ora, le reazioni sono state anche dure: ricordiamo in particolare quelle di Nick Kyrgios e Denis Shapovalov.



Simona Halep, in toni più pacati, ha ricordato come il suo caso di doping sia stato trattato in maniera molto diversa, tanto che la campionessa rumane è stata fermata a lungo senza, a suo dire, che le venisse data la possibilità di spiegare la sua versione dei fatti. A totale favore di Sinner si sono schierati Alexander Zverev e Rafa Nadal (oltre allo zio Toni), “neutrali”, potremmo dire così, i commenti di Novak Djokovic e Carlos Alcaraz (da qualcuno bollati come accusatori, ma la realtà è diversa) e così anche quello di Roger Federer. Del resto la vicenda di Jannik Sinner e del doping rimane spinosa, giusto sicuramente dire che una regola vada fissata per tutti.