SINNER SALTA LE OLIMPIADI 2024 PARIGI: IL NUMERO 1 IN CREDITO CON LA FORTUNA

Jannik Sinner che salta le Olimpiadi 2024 Parigi a causa di una tonsillite ha sicuramente un grosso credito con la fortuna. Intendiamoci: nella carriera di un tennista che gioca una media di 16-17 tornei l’anno, per non dire di più, i forfait non sono solo possibili ma anche inevitabili, ma è evidente che il ritiro dalle prime Olimpiadi in carriera abbia un peso totalmente diverso rispetto al dover saltare, diciamo, un Masters 1000 anche tra i più importanti. Se poi parliamo di Sinner, dallo scorso giugno il numero 1 Atp, la notizia riguarda non soltanto l’Italia e gli italiani ma tutto il mondo del tennis, con buona pace e totale rispetto per altri giocatori impossibilitati a partecipare.



Dicevamo del credito con la fortuna: qualche mese fa Jannik Sinner avrebbe dovuto giocare gli Internazionali d’Italia con grande possibilità di vincere il 1000 di casa. Aveva scelto di giocare anche a Madrid pur considerandolo un torneo transitorio: ebbene era arrivato comunque ai quarti, ma si era infortunato all’anca. Quello che sembrava un forfait di routine, e forse inizialmente lo era anche, si era trasformato in qualcosa di più: l’altoatesino era addirittura finito sotto i ferri e a Roma non si era visto. Ecco: ci scuserà il pubblico del Foro Italico, ma un ritiro dalle Olimpiadi 2024 Parigi ha molto più peso, anche come impatto sul grande pubblico.



SINNER SALTA LE OLIMPIADI 2024 PARIGI: UN PRECEDENTE CURIOSO

Come detto, ci sono tanti esempi che ricordano Jannik Sinner che salta le Olimpiadi 2024 Parigi. Uno di questi riguarda Pete Sampras e la sua eterna corsa al Roland Garros: come noto, il fenomenale statunitense non è mai stato un grande amante della terra e per questo motivo non ha mai centrato il Grande Slam. Avrebbe potuto farlo nel 1996: arrivato a Parigi in forma smagliante, numero 1 del seeding e super favorito, purtroppo era stato condizionato da un problema fisico, come lui stesso avrebbe raccontato nella bellissima autobiografia. Stoicamente si era spinto in semifinale, anche con una rimonta sensazionale su Jim Courier, ma poi si era arreso in tre set al rampante Evgeniy Kafelnikov.



Ora: Sinner non ha nemmeno 23 e anni e nelle sue corde possono benissimo starci forse ancora tre Olimpiadi da protagonista. Tuttavia, è possibile che non sempre ci arriverà da numero 1 (anche se questo, come vedremo, può non essere un vantaggio) e soprattutto nel lotto dei due-tre grandi favoriti (inevitabilmente l’altro nome rimane quello di Carlos Alcaraz, soprattutto perché siamo sulla terra) e sappiamo bene che il torneo olimpico rimane molto strano anche per come si incastra nel calendario Atp. Insomma: Sinner che salta le Olimpiadi 2024 Parigi già oggi, senza ovviamente farne un dramma, potrebbe aver aperto una porta su una storia di nemesi e inseguimenti senza fine.

SINNER E IL FUTURO

Aggiungiamo: se Sinner salta le Olimpiadi 2024 Parigi, come già qualcuno ha brillantemente sottolineato, non necessariamente bisogna vederci qualcosa di torbido o una dietrologia. Nemmeno, tuttavia, una strategia poco coraggiosa: facciamo gli avvocati del diavolo e anticipiamo la domanda: ma come, Sinner non avrebbe potuto comunque andare a Parigi e valutare il suo stato di salute giorno per giorno, fino all’esordio? Risposta: evidentemente no. Intanto, ci sono dei medici che hanno sconsigliato Sinner dal giocare alle Olimpiadi 2024 Parigi, poi il fatto di provare a disputare i primi turni e sperare che la tonsillite sparisca non è così immediato.

Un tennista, uno sportivo in termini generali, deve considerare il quadro d’insieme: la carriera di Sinner non finisce con le Olimpiadi 2024 Parigi, ci sono gli Us Open a fine agosto e poi la Coppa Davis (con titolo da difendere) e le Atp Finals, saltare anche questi tornei significherebbe perdere (probabilmente) lo status di numero 1 Atp e al netto di quello, che resta un dettaglio, condizionare i mesi futuri, come del resto si è già visto con chi ha provato affrettati rientri. Sinner dunque non gioca le Olimpiadi 2024 Parigi e fa bene: anche noi avremmo voluto vederlo trionfare ai Giochi e lui per primo ci sperava, ma bisogna fare delle rinunce dolorose.

LE OLIMPIADI 2024 PARIGI SENZA SINNER

Sinner salta le Olimpiadi 2024 Parigi, quindi la testa di serie numero 1 del tabellone passa sulla racchetta di Novak Djokovic che centra un altro clamoroso record: nessuno era mai riuscito a giocare tre Olimpiadi consecutive come top seed. Il serbo avrà anche tanta pressione addosso: da quando il tennis è tornato sport olimpico, stiamo parlando del 1988, soltanto un giocatore ha vinto l’oro olimpico nel singolare maschile da numero 1. Il suo nome è Andre Agassi, che ci era riuscito nel 1996: in finale aveva demolito Sergi Bruguera, e così aveva potuto aggiungere i Giochi a un Grande Slam che in realtà avrebbe centrato solo tre anni più tardi, vincendo Roland Garros e Us Open.

Djokovic, che l’oro olimpico non l’ha mai vinto, ha dunque un ulteriore motivo per sentire la pressione; solitamente è abituato a farsene beffe, ma alle Olimpiadi 2024 Parigi arriva trentasettenne e in calo, come dimostrato anche dalla netta sconfitta nella finale di Wimbledon. Per quanto riguarda altri record, Steffi Graf (che di Agassi è la moglie, anche se ai tempi nemmeno si frequentavano) rimane l’unica tennista nella storia, donna o uomo, ad aver vinto il Golden Slam di calendario: i quattro Major più l’oro alle Olimpiadi nello stesso anno. Era il 1988, lo aveva completato a 19 anni: ci spingiamo a dire che nessuno ci riuscirà mai più.