JANNIK SINNER TORNA A PARLARE DEL CASO DOPING

La decisione dell’Agenzia mondiale antidoping (Wada) di fare ricorso alla Corte Arbitrale dello Sport di Losanna dopo il proscioglimento di Jannik Sinner sul caso doping Clostebol, che era stato scagionato dal tribunale indipendente International Tennis Integrity Agency (Itia). Il tennista italiano ne ha parlato a Shanghai, dove è impegnato nel penultimo Master 1000 stagionale: “Sono ancora sorpreso“.



Ma resta “fiducioso” riguardo il fatto che il caso si chiuderà bene per lui: “Se così non fosse, sarei davvero molto stupito“, ha aggiunto. L’atleta non ha nascosto il suo disappunto per la mossa della Wada, nonostante fosse ben consapevole che era possibile che ci fosse il ricorso. Ma quando è successo lo ha comunque sorpreso. Dal suo punto di vista, però, non cambia nulla: “Collaborerò come ho fatto prima“.



A tal proposito, ha ricordato che ci sono state tre udienze, in ognuna delle quali la questione è stata approfondita. “Pensavo bastasse“, ha ammesso Sinner, che ha evidenziato come non si senta a suo agio in questa situazione. “Per me non è facile“. A Shanghai ha parlato anche Novak Djokovic, che ha mosso critiche al sistema per il caso in questione: “Non sta aiutando per niente il tennis“.

DJOKOVIC: “DEVE ESSERE DURA PER SINNER…”

Novak Djokovic ha ricordato che il collega ha vinto tutti e tre gli appelli che ci sono stati finora: “Dev’essere davvero dura per lui, il suo team e la sua famiglia“. Il tennista serbo ha definito “impressionante” ciò che sta facendo l’italiano a livello sportivo nonostante ciò che sta accadendo fuori dal campo. “Tutta questa situazione non è positiva per il tennis, spero che questo caso si risolva il prima possibile. Qualunque cosa accada spero venga decisa nel minor tempo possibile“, ha affermato in conferenza stampa.



PER RODDICK RISCHIA SQUALIFICA

Dalla parte di Sinner si schiera anche un altro campione dello sport, Andy Roddick, ex numero 1 del tennis, secondo cui l’italiano verrà squalificato per sei mesi. Nel suo podcast ha ribadito che non avrebbe avuto senso assumere una sostanza che non produce alcun vantaggio in campo, mettendo invece a rischio la propria carriera: “Sarebbe il dopato più stupido nella storia“. Inoltre, ha rimarcato il fatto che si è mosso rapidamente per fare chiarezza, ma nonostante ciò ritiene che la vicenda si chiuderà con una squalifica di 6 mesi per Sinner: “Sarebbe in linea con altri casi in cui non c’è stata colpa o negligenza“.