Jannik Sinner ha vinto il suo primo torneo Atp 500 a Washington, sconfiggendo nell’atto conclusivo della manifestazione il padrone di casa Mackenzie McDonald e guadagnando un bottino complessivo di cinquecento punti, che gli consentono di issarsi al quindicesimo posto nel ranking Atp (nove posizioni complessivamente superate in un colpo solo, ndr), scavalcando Lorenzo Sonego e diventando il secondo miglior tennista italiano attualmente in circolazione, alle spalle solo del finalista di Wimbledon, Matteo Berrettini, altro grande protagonista di questo sport che, in comune con Sinner, ha il fatto di non avere preso parte alle recenti Olimpiadi di Tokyo 2020: il primo per via di un infortunio, il secondo per scelta personale.
Tornando all’impresa a stelle e strisce del giovane altoatesino (20 anni ancora da compiere), nella finalissima ha avuto la meglio su McDonald al termine di un incontro tirato: primo set vinto 7-5, secondo set perso 6-4 e terzo set chiuso nuovamente sul 7-5. Grazie a questo trionfo, dicevamo, Jannik è entrato nella top 15 del tennis mondiale per la prima volta nella sua carriera (fin qui era arrivato al massimo al diciassettesimo posto) e può ora guardare con rinnovata fiducia e con grande ottimismo verso gli US Open, Slam che prenderà il via il prossimo 30 agosto e che potrebbe consentirgli di accumulare molti punti (l’anno scorso uscì al primo turno per mano di Khachanov, ndr).
JANNIK SINNER VINCE ATP 500 WASHINGTON: “MA DEVO LAVORARE ANCORA MOLTO”
A proposito di numeri e di statistiche: con la conquista dell’Atp 500 di Washington, Jannik Sinner è ufficialmente divenuto il più giovane campione Atp 500 dalla nascita di questa categoria, datata 2009, su 146 eventi disputati in totale. L’azzurro è inoltre il terzo più giovane vincitore di Washington, preceduto in questa speciale graduatoria soltanto da altri due fenomeni della racchetta, quali Andy Roddick (2001) e Juan Martin Del Potro (2008).
Eppure, al termine del match che l’ha visto primeggiare, Sinner ha dimostrato una felicità contenuta, rivelando di essere focalizzato sugli obiettivi futuri: “Non mi interessa se sono il più giovane a fare qualcosa. Io voglio soltanto lavorare e migliorarmi. Sono contento per la vittoria, ma la strada è ancora lunga”.