Per lungo tempo Javier Rigau ha fatto parte della vita di Gina Lollobrigida, della quale oggi si celebra il suo compleanno con una puntata speciale della nuova edizione del programma Techetechetè. Attualmente però i rapporti tra l’imprenditore catalano e la diva del cinema sono tutt’altro che distesi. I due, uniti in matrimonio, sono stati protagonisti di un lungo e complesso procedimento giudiziario nel quale ciascuno ha esposto una versione del tutto opposta di quanto accaduto. La Lollobrigida ha accusato Rigau di averla sposata solo al fine di poter mettere le sue mani sul ricco patrimonio. Diversa la versione dello spagnolo che ha sempre negato. “Mi sono sempre dovuta difendere in tutta la mia vita, ma mai come in questi ultimi anni”, aveva dichiarato l’attrice nel corso del processo, definendo l’uomo artefice di una truffa ai suoi danni.
Parlando proprio di Javier Rigau e del forte dubbio che potesse averla truffata, come ricorda un articolo di Vanity Fair, l’attrice lo definì “una persona ignobile, che potrebbe avermi sposata per procura a Barcellona, in Spagna, a mia insaputa e senza il mio consenso, allo scopo di ereditare i miei beni dopo la mia morte”. Da qui il suo desiderio di fare totale chiarezza sulla vicenda.
JAVIER RIGAU, EX GINA LOLLOBRIGIDA: LA VICENDA PROCESSUALE
Francisco Javier Rigau e Gina Lollobrigida furono legati da una storia d’amore tra il 2006 e il 2007 dopo essersi conosciuti qualche anno prima a Montecarlo. Successivamente il sentimento mutò in amicizia. Tra loro una differenza d’età non indifferente. Pare che i due si sarebbero davvero dovuti sposare nel 2006 quando all’epoca lei aveva 79 anni e lui 45. Le nozze furono annunciate a New York e poi spostate a Roma ma saltò tutto. Nel 2019 rispetto all’accaduto la Lollobrigida dichiarò: “Quando sono arrivata al momento di organizzare le nozze a New York, che per inciso pagavo io, sentendo gli amici che mi mettevano in guardia, mi sono detta: ma cosa sto facendo? E ho annullato tutto”. Ma Rigau sostenne che i due convolarono comunque a nozze nel 2010 a Barcellona in chiesa e per procura, versione sempre smentita dalla diva fino alla denuncia del 2013: “Nel 2012 mi portò da un notaio dicendo che dovevo firmare un atto per la causa civile contro un avvocato spagnolo che io ritenevo responsabile degli attacchi mediatici contro di me. In quella sede lui non parlò mai di matrimonio, altrimenti quell’atto glielo avrei strappato davanti. Era scritto in spagnolo e io l’ho solo firmato senza sapere che quella era una falsa procura a contrarre matrimonio”, dichiarò l’attrice nel corso del processo.
Nel 2017 l’uomo è stato assolto ma nei suoi confronti la Lollo non fu mai clemente, nonostante la fine della vicenda giudiziaria. “E’ un mascalzone. Non vedo l’ora che vada in prigione”, aveva tuonato la diva ospite di Live non è la d’Urso nell’ottobre scorso.