Sarà Javier Zanetti uno dei grandi ospiti del nuovo appuntamento con “E poi c’è Cattelan”, in programma oggi in prima serata su Sky Uno. Il vice-presidente dell’Inter si racconterà senza filtri al padrone di casa, Alessandro Cattelan, noto tifoso del Biscione. Si parlerà sicuramente di calcio, tra i dubbi sulla ripresa del campionato di Serie A e l’andamento della formazione di Antonio Conte. Con uno sguardo, ovviamente, alla carriera dell’argentino: basti pensare che pochi giorni fa si è tenuto il sesto anniversario dell’addio al calcio del numero 4 più famoso della storia della Beneamata.
Una carriera tinta di neroazzurra, ripercorsa dallo stesso Zanetti in una diretta Instagram di Fifa World Cup: «Dal primo momento ricordo una società vincente che condivideva i valori giusti, un ambiente familiare: la prima sensazione che hai all’Inter è proprio quella di una famiglia. Per un calciatore straniero, arrivare in un Paese come l’Italia poteva sembrare arduo, ma mi sono ambientato e mi sono formato, fino a diventare capitano di gente come Ronaldo, Vieri, Baggio e Ibrahimovic. Poi, in Nazionale, di Lionel Messi».
JAVIER ZANETTI A “E POI C’É CATTELAN”
Tre giorni fa, il 16 maggio, sono passati dieci anni esatti dall’ultimo scudetto vinto dall’Inter – quello del Triplete – e Javier Zanetti ne ha parlato sempre su Instagram insieme all’ex compagno di squadra Ivan Ramiro Cordoba: i due hanno ripercorso la sfida decisiva contro il Siena, una partita difficilissima che ha visto prevalere il Biscione nonostante l’ottima prova della compagine toscana. Ma quella è stata una stagione straordinaria: «Mourinho era un grande condottiero, voleva che tutti contribuissimo in una certa maniera. Ognuno di noi dava il massimo per l’altro, si respirava quest’aria che qualcosa di importante in quell’annata poteva arrivare».
«Prima di essere bravi giocatori eravamo uomini, si era formato un gruppo incredibile», ha aggiunto Javier Zanetti parlando con Cordoba, con l’argentino che ha poi messo in risalto: «Si discuteva, ma alla fine guardavamo sempre avanti, il nostro obiettivo era di arrivare fino in fondo in tutte le competizioni». Poi Zanetti ha anche parlato della possibile ripresa del campionato: «La cosa fondamentale è la salute di tutti i cittadini, quando c’è quella di mezzo non si pensa ad altro. Ma sono fiducioso che tutto si sistemerà».