Prosegue serrata la mattinata della Seconda prova della Maturità che ha richiamato sui banchi di scuola per la seconda (e penultima!) volta i più di 500mila maturandi sparsi per tutta Italia: tra le tracce capitate al Liceo Linguistico con la prova il spagnolo spicca il nome di Javier Zurro, autore di un breve brano incentrato sulla storia e sulle memorie reali di un ebreo-sefardita, prigioniero durante la Seconda guerra mondiale. Tra queste righe – in attesa di conoscere l’effettivo testo della Seconda prova della Maturità del Linguistico, non appena i ragazzi concluderanno le ore a loro disposizione – vogliamo concentrarci sulla figura di Javier Zurro e sul significato del testo sul film delle memorie dell’ebreo-sefardita.
Prima – però – ricordiamo anche a tutti coloro che non sono più pratici con la Maturità perché l’hanno affrontata diversi anni fa, che i ragazzi del Linguistico avranno in totale 6 ore per completare la Seconda prova articolata su due differenti parti: nella prima – e qui compaiono Javier Zurro e il film sull’ebreo-sefardita – vengono proposti due testi corredati da un totale di 10 domande sulla comprensione; mentre nella seconda i maturandi dovranno scrivere un testo argomentativo e uno narrativo (ovviamente in lingua) con una lunghezza di circa 150 parole.
Chi è Javier Zurro e cosa c’entra il film sull’ebreo-sefardita con la Seconda prova della Maturità del Linguistico
Tornando ora un pochino indietro, possiamo parlarvi nel dettaglio di Javier Zurro e della sua riflessione sviluppata attorno al film sull’ebreo-sefardita: l’autore spagnolo protagonista della Seconda prova della Maturità per il Linguistico è tra i giornalisti più attivi per la testata elDiario.es, sulla quale si occupa soprattutto di cinema. La sua carriera è ancora tutti in divenire, ma per ora possiamo dirvi che si è laureato – ovviamente in cinema – all’Università di Vallodid, conseguendo poi anche un master in analisi audiovisiva nello stesso ateneo; ad oggi Javier Zurro vanta esperienze lavorative che vanno dal quotidiano El Norte de Castilla, fino ad El Confidencial ed El Español (dove ha assunto anche il ruolo di responsabile dell’informazione cinematografica), senza dimenticare il già citato elDiario.
Proprio da quest’ultimo è tratto il suo testo finito nella Seconda prova di spagnolo della Maturità nel Liceo Linguistico, con un suo vecchio articolo nel quale commenta e recensisce il film documentario sulle memorie dell’ebreo-sefardita. Nella pellicola si ricorda la sua prigionia in un campo di concentramento in Francia, durante la quale conobbe un gruppo di zingari che divennero via via dei compagni di viaggio grazie al potere del flamenco e del fandango. La traccia di Javier Zurro – insomma – punta ad essere una sorta di messaggio di speranza per i ragazzi, con un parallelismo tra la disperazione di un mondo vittima della Seconda guerra mondiale e una modernità dove le tensioni sembrano aprire sempre di più le porte ad un nuovo conflitto globale.