Fa discutere quanto accaduto nella giornata di sabato ad un evento jazz ad Orlando, negli Stati Uniti. Come riferito da clickorlando.com, oltre ad ascoltare la musica dal vivo ci si poteva anche sottoporre al vaccino anti covid, ma il problema è che alcuni di coloro che hanno ricevuto il siero non avrebbero rispettato il proprio turno, non per colpa loro.
L’annuncio recitava infatti dai 18 anni in su, di conseguenza tutti coloro che avessero compiuto la maggiore età si potevano presentare presso il box delle vaccinazioni, per un totale di 250 dosi somministrabili. “Le linee guida statali – le parole del commissario della città di Orlando, Bakari Burns – stabiliscono come priorità chi ha dai 60 anni in sui a prescindere, ma credo che lunedì (oggi ndr), cominceremo con gli over 50”. In merito ai 18enni, invece, Burns ha spiegato: “Dai 18 anni in su, se sei vulnerabile dal punto di vista medico, sei idoneo a ricevere il vaccino”.
JAZZ FESTIVAL CON VACCINO A ORLANDO: “HO RICEVUTO UN MESSAGGIO DALLA MIA EX…”
Peccato però che, come detto sopra, molte persone che sono state vaccinate presso il jazz festival di Orlando non soddisfacessero le linee guida stabilite dalla contea, così come osservato anche dal canale televisivo News 6: “Ho ricevuto un messaggio dalla mia ex moglie – ha dichiarato il 46enne Derrick Potts – mi ha detto che stavano vaccinando persone dai 18 anni in su, cosa che mi ha davvero sorpreso. Voglio dire, capisco prima gli anziani – ha proseguito l’uomo – è un ottimo approccio che ha avuto DeSantis (il governatore della Florida ndr), ma mi piace il fatto che stiamo abbassando la soglia visto che stiamo ottenendo sempre più vaccini”. Burns ha sempre sposato la causa vaccinale, e a riguardo ha spiegato: “Molti esitano, ma mi piace dire fiducia nei vaccini, perché quello che dobbiamo fare è aumentare la fiducia, dovremo vaccinarci tutti per porre fine a questa pandemia”.