Guai per l’ex pilota della Ferrari e di Formula Uno Jean Alesi, arrestato dalla polizia francese per “aver danneggiato la proprietà altrui per mezzo di un ordigno esplosivo“. L’ex sportivo francese, che oggi segue il cammino del figlio nella categoria Super Formula Lights, è finito in manette lunedì 20 dicembre 2021 intorno alle 16, come reso noto dal vice procuratore di Nimes Antoine Wolff. I fatti, secondo quanto riferito dai media francesi, sono avvenuti a Villeneuve-lès-Avignon, la città del Gard dove risiede il 57enne ex pilota della Ferrari.



L’arresto di Jean Alesi è scattato dopo che alcune persone del quartiere, verso le 22 di domenica, avevano allertato la polizia dopo aver avvertito delle esplosioni. Un vicino, notando il numero di targa di una macchina che fuggiva via dopo il forte rumore, ha segnalato il tutto alle forze dell’ordine che sono risalite al proprietario del veicolo. L’auto, secondo quanto emerso, era del fratello di Alesi, José Alesi, che in un primo momento era anch’esso finito nei guai per quanto fatto dal ben più noto parente.



JEAN ALESI, PETARDO CONTRO CASA COGNATO: COS’È SUCCESSO

Fermato ad Avignone con l’accusa di aver danneggiato la casa del cognato con un ordigno esplosivo, successivamente rintracciato come un petardo, Alesi ha confessato la bravata alle forze dell’ordine. L’ex pilota Ferrari, che con la scuderia di Maranello ha corso per cinque anni dal 1991 al 1995 conquistando 15 podi, ha infatti prima scagionato il fratello José e poi raccontato quanto fatto. Dopo aver acquistato “un grande fuoco d’artificio in Italia”, Alesi lo ha incastonato nella cornice di una finestra dell’ufficio da architetto di suo cognato.



Alesi si è difeso, tramite l’avvocato, dicendo di non immaginare di provocare un danno così enorme al cognato. La bravata, ha raccontato, era solo “un brutto scherzo” da fare all’uomo che si sta separando dalla sorella di Alesi. L’ex pilota di F1, che nel luglio 2021 ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Alcamo (città natìa del padre Franco Alesi), ha assicurato che quanto successo col cognato non ha alcuno sfondo di minaccia o ripicca, in quanto tra i due non ci sarebbe nessun tipo di polemica riguardante il divorzio prossimo.