Attore e regista francese di successo, Jean-Louis Trintignant è ricordato anche per essere stato un’ex di Brigitte Bardot, la diva senza tempo del cinema internazionale. La passione tra i due scoppia sul set del film “E Dio creò la donna” diretti da Vadim Plemiannikov, ex marito dell’allora diciottenne Bardot che tra un ripresa e l’altra si innamora perdutamente del giovane attore attore francese. Un amore travolgente che spinge entrambi gli attori a lasciare i rispettivi partner per vivere una relazione che dura davvero poco, visto che l’attrice perde la testa per Jacques Charrier con cui non solo si sposa per la seconda volta, ma ha anche un figlio.
Correva l’anno 1956 quando il destino di Brigitte Bardot incrocia quello di Jean-Louis Trintignant, astro nascente del cinema francese chiamato ad interpretare il compagno della diva; un ruolo che si preannuncia veritiero, visto che tra i due scatta l’amore sul set.
Jean-Louis Trintignant dopo la storia con Brigitte Bardot la morte della figlia
Impossibile resistere al fascino e alla bellezza di Brigitte Bardot, diva ed icona del cinema mondiale, che ha fatto capitolare tantissimi uomini, sposati e non. Anche Jean-Louis Trintignant è caduto nella trappola della tenera gattina, la cui sensualità ha segnato un epoca conquistando non solo il cinema, ma anche milioni di persone in tutto il mondo. La passione travolgente con la Bardot si trasforma molto presto in un fuoco di paglia, ma la carriera di Trintignant spicca il volo trasformandolo in uno dei più grandi attori del cinema francese. Una fama che lo porta a recitare in più di 120 film accanto anche a mostri sacri come Vittorio Gassman e recita per Dino Risi nel film “Il Sorpasso”.
In una delle sue ultime interviste poco prima di morire all’età di 91 anni per vecchiaia, Jean-Louis Trintignant ha parlato della figlia Marie Trintignant, morta di edema cerebrale tre giorni dopo essere stata picchiata dal suo compagno: “era il 2003, mi ha completamente distrutto e non riesco a superarlo. Allo stesso tempo tempo, siamo fatti delle nostre felicità e delle nostre tragedie”.