L’ex presidente del Museo del Louvre, Jean-Luc Martinez è indagato per un presunto traffico di antichità del Vicino e Medio Oriente. L’ex direttore del museo parigino è stato iscritto nel registro degli indagati per “riciclaggio e complicità di truffa in banda organizzata”. L’inchiesta è stata aperta dalla giustizia francese e riguarda proprio un sospetto traffico di antichità del Vicino e Medio Oriente.



All’ex direttore Martinez, che dopo aver lasciato la presidenza del Louvre è stato nominato ambasciatore per la cooperazione internazionale nel settore del patrimonio culturale, è stato notificato uno stato di fermo lunedì. Assieme a lui con due grandi egittologi. I tre sono stati fermati presso l’Ufficio centrale di lotta contro il traffico di beni culturali (OCBC). Mentre i due specialisti in egittologia sono stati lasciati liberi di andare dopo essere stati sentiti, Martinez è stato indagato e posto sotto controllo giudiziario.



Le accuse a Jean-Luc Martinez

Jean-Luc Martinez è un archeologo e storico dell’arte nato a Parigi nel 1964. La direzione del Louvre è stata nelle sue mani per otto anni. Un anno fa, poi, l’addio al museo più famoso di Francia, con Emmanuel Macron che ha scelto di affidare a Laurence des Cars il posto della guida del Louvre. Alla presidenza da settembre 2021 Des Cars è la prima donna alla guida del museo sorto nel 1793 che al suo interno protegge grandissimi capolavori come la Gioconda di Leonardo Da Vinci.

L’accusa a Martinez di traffico di antichità del Vicino e Medio Oriente riguarda la presunta omissione del necessario controllo al fine di permettere al Louvre di entrare in possesso di pezzi eccezionali. L’inchiesta che ha interessato il museo francese non è l’unica. Ce n’è stata già una simile nel versante americano che aveva colpito il Metropolitan di New York. Nel 2019 il museo ha dovuto restituire all’Egitto un sarcofago acquistato.