Jean Marie è il figlio adottivo di Claudia KollClaudia Koll. L’attrice da diversi anni ha preso in affido un ragazzo del Burundi arrivato in Italia in condizioni molto gravi. “Era malato, aveva bisogno di un trapianto di reni e l’ho portato in Italia. Siamo molto uniti, gli sono sempre stata vicino, come una seconda mamma” – ha raccontato l’attrice che è legatissima al giovane ragazzo. Attenzione però, Jean non la chiama mamma e la Koll non se ne fa una colpa. “Lui non mi chiama mamma, non ce la fa, ma non mi dispiace perché lo capisco. Jean Maria ha la mamma in Burundi che sente spesso e quindi è onesto che chiami lei mamma e non me” – ha raccontato proprio l’attrice durante un’intervista rilasciata a Caterina Balivo.



Il rapporto mamma e figlio c’è, anche se manca quella parola. ” Io e Jean Marie preghiamo spesso insieme” – ha raccontato la Koll – “a luglio compirà 26 anni e quando è arrivato in Italia ne aveva 16. Sono stati anni difficili, aveva bisogno di cure mediche e non era facile per me compiere le scelte giuste. Tutte le decisioni le ho prese pregando e ho avuto anche dei segni speciali e bellissimi che solo la fede ti fa leggere”.

Claudia Koll mamma: “mio figlio adottivo Jean Marie”

L’adozione di Claudia Koll non è stata semplice, ma da quando è diventata ‘mamma’ di Jean Marie la sua vita è cambiata. “Poco prima del suo arrivo in Italia mi trovavo in Polonia per un giro di testimonianze. Chiesi ai sacerdoti di pregare perché Jean Marie doveva venire per curarsi e a me spettava scegliere in quale struttura farlo accogliere. Se non avessi preso accordi prima con l’ospedale non lo avrebbero fatto uscire dal suo paese” – ha raccontato l’attrice ricordando le difficoltà incontrate durante l’affido..

Non solo, l’attrice non nasconde di aver barcamenato senza sapere cosa fare, ma poi l’illuminazione divina le ha mostrato la strada. “Non sapevo cosa fare e allora chiesi al Signore di illuminarmi, di farmi capire quale fosse la scelta più giusta per lui. Salgo sull’aereo per tornare a casa e c’era una fila di giovani con la barba e uno di loro si rivolge a me dicendo: “Claudia vieni a sederti con noi, siamo tutti cappuccini” – ha detto l’attrice – “a quel punto ho capito che il Signore mi diceva “portalo a San Giovanni Rotondo”. Lì è stato accolto e curato gratuitamente”.