È stata vandalizzata e parzialmente distrutta la tomba dello storico fondatore del partito dell’estrema destra francese Front National Jean-Marie Le Pen – peraltro padre di Marine Le Pen, attuale leader del partito rinominato nel 2018 Rassemblement National – che dallo scorso 11 gennaio riposava nel piccolo cimitero di La-Trinità-sur-mer in Bretagna: a lanciare l’allarme sembra essere stata in mattinata una cittadina che ha notato la tomba di Jean-Marie Le Pen distrutta mentre si trovava nel cimitero; mentre nelle ore successive diverse conferme sono arrivate anche da vari politici francesi vicini al Rassemblement National.
Secondo quanto riferito dall’eurodeputato e consigliere regionale della Bretagna Gilles Pennelle la tomba di Jean-Marie Le Pen è stata “letteralmente saccheggiata” e presa a bastonate, con la pietra centrale “spaccata” e anche la croce che la sovrastava completamente distrutta; mentre la folle ira dell’ignoto responsabile si è rivolta anche contro le piccole lapide degli altri familiari che sono stati sepolti nello stesso luogo: sul caso sono già stata avviate delle ovvie indagini, tanto che per tutta la giornata di oggi il piccolo cimitero è rimasto chiuso al pubblico.
Da Bardella a Maréchal e Salvini: i messaggi di condanna per la tomba di Jean-Marie Le Pen vandalizzata
Ovvi i messaggi di condanna e cordoglio condivisi dai politici dell’estrema destra francese in giornata una volta appresa la notizia della tomba di Jean-Marie Le Pen vandalizzata, a partire dalla figlia del politico Marie Caroline che ha definito il gesto “inqualificabile” sottolineando che “chi se la prende con i morti è capace del peggio contro i vivi”; e mentre il ministro degli Interni francesi Bruno Retailleau si è limitato a ricordare che “il rispetto dei morti è ciò che distingue la civiltà dalla barbarie”, la nipote dell’ex leader del RN Marion Maréchal ha promesso di non lasciarsi “intimidire” da un simile gesto continuando a “combattervi sempre e ancora di più, generazione dopo generazione”.
Dal conto suo la figlia di Jean-Marie Le Pen non ha ancora rilasciato commenti ufficiali, affidandosi piuttosto alle parole del segretario del Rassemblement National Jordan Bardella che su Twitter ha parlato di “atto inqualificabile” compiuto da chi “non rispetta né i vivi né i morti”, auspicandosi che i responsabili “vengano ritrovati e severamente puniti dalla giustizia”; mentre da questa parte delle Alpi il leader del Carroccio Matteo Salvini su Instagram si è limitato ad “una parola: vigliacchi”.
La profanation de la tombe de Jean-Marie Le Pen est un acte inqualifiable, commis par ceux qui ne respectent ni les vivants ni les morts.
La morale la plus universelle réprouve déjà ses auteurs : je souhaite qu’ils soient également retrouvés et sévèrement punis par la justice.
— Jordan Bardella (@J_Bardella) January 31, 2025
Vous avez détruit la tombe de nos ancêtres.
Vous pensez peut-être nous briser le cœur, nous intimider, nous décourager ?
Mais notre réponse sera de vous combattre toujours et encore plus fort, génération après génération.
Notre détermination sera à la mesure de votre… pic.twitter.com/TyABsuLsIT
— Marion Maréchal (@MarionMarechal) January 31, 2025