90 anni, una vita lunga e intensa, definito “uno dei più grandi testimoni della carità cristiana dell’epoca moderna”, è morto Jean Vanier, fondatore della Comunità dell’Arca. Originario di Ginevra, si era trasferito con la famiglia in Canada dove il padre era diventato governatore generale. Dopo una breve carriera militare nella Marina inglese, diventa docente di filosofia a Parigi e Toronto. Nel 1964 la sua vita cambia per sempre: lascia tutto e va a vivere con due malati gravi, due persone con handicap che vivevano all’interno di un’istituzione psichiatrica, in un villaggio del nord est della Francia. Nasce così l’Arca che conta oggi più di 140 comunità sparse nel mondo dove vengono accolti gli ultimi, i reietti, i poveri, i malati di cui nessuno si prende cura. “La nostra missione – ha detto Jean Vanier in una intervista alla Radio Vaticana – è di incontrare un mondo di estrema debolezza, povertà e sofferenza, persone che spesso sono state rifiutate. Il ruolo dell’Arca è annunciare la buona notizia ai poveri: a loro certo diciamo ‘Dio ti ama’, ma diciamo anche ‘Io ti amo, tu se importante per me”.



IL MOVIMENTO FEDE E LUCE

Vanier dà anche vita al movimento Fede e Luce, che conta 1500 gruppi in tutto il mondo. Ha incontrato papi, capi di stato, ricevuto onorificenze ma ha sempre vissuto in quelle due stanzette dove si era trasferito nel 1964.  “Il messaggio del Vangelo – diceva – è di diventare uomini e donne di compassione. Se tu diventi un uomo o una donna di compassione, sarai simile a Gesù”. L’aspetto fondamentale del suo carisma era la gioia: “Penso che tutta la visione dell’evangelizzazione sia gioiosa, perché abbiamo ricevuto la Buona Novella! Il mondo non è solo un mondo di violenza, ma il Verbo si è fatto carne, Dio è venuto per dirci qualcosa. Dio ama l’umanità, Dio è presente. Questo non significa che non ci sia la lotta contro il male. C’è la violenza nel mondo; c’è la violenza in me e in noi tutti. Ma Gesù è più forte e conserviamo la speranza che Egli ci aiuti a crescere: questa è la fonte della gioia!”. Papa Francesco è stato informato del decesso, il direttore della sala stampa vaticana ha detto che il pontefice “prega per lui e per tutta la comunità de l’Arche”.

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