È stata rintracciata l’amica-complice di Jeffrey Epstein, Ghislaine Maxwell all’interno di un fast food: è definita la “madama del crimine” visto che è sospettata di essere stata l’organizzatrice del traffico sessuale di ragazze minorenni che gravitavano attorno al miliardario morto suicida in carcere sabato scorso. Il New York Post ha pubblicato la foto in esclusiva in attesa che i giudici emettano mandato per la sua cattura: sorpresa dal fotografo, la donna ha commentato secondo i media Usa «Bene, immagino che questa sarà la mia ultima volta che vengo qui». Secondo l’accusa gravissima, Maxwell oltre ad organizzare la “tratta” su cui l’intera vicenda Epstein si snoda, avrebbe cercato di forzare una studentessa 15enne della Svezia ad avere rapporti sessuali con l’amico e finanziere americano morto nel mistero sabato scorso in carcere. Un “utile” suicidio o morte per strangolamento? Al momento gli esami dei medici autoptici non si sono ancora esposti anche se già hanno spiegato di non poter dare piena certezza sulla morte per suicidio: nei prossimi giorni dovrebbero stilare un rapporto dettagliato che dirà sicuramente di più dietro ad un totale mistero attorno all’uomo vicino ai “potenti” tanto Dem quanto Rep per il quale l’America che conta “trema” in un possibile nuovo “sexgate” dai contorni torbidi e ignobili. (agg. di Niccolò Magnani)



“CONOSCEVA SEGRETI DI PERSONE IMPORTANTI”

Un testo di James B. Stewart pubblicato su “La Repubblica” sottolinea come Epstein è probabilmente morto portando con sé segreti di persone importanti, che erano habitué della sua casa a Manhattan. Stewart era un altro frequentatore abituale dell’abitazione nella quale vedeva spesso appese foto di persone che Epstein frequentava abitualmente, come Mohammed bin Salman, il principe ereditario dell’Arabia Saudita, che lo stesso Epstein indicò in un ritratto su una parete. E ancora l’ex presidente Usa Bill Clinton e il regista Woody Allen, tanto che Stewart si chiese come mai, vista la sua posizione, Epstein mostrasse con disinvoltura conoscenze con persone importanti coinvolte in casi di molestie, in alcuni casi come quello del regista anche su minori. Un ambito che Epstein affermava spesso di non accettare, sottolineando di credere come i rapporti con adolescenti in futuro sarebbero stati considerati normali e di considerare persecutorio l’atteggiamento verso gli stessi, alla stregua di alcuni Stati che mettono tutt’oggi fuorilegge l’omosessualità. Stewart ritiene che la morte di Epstein abbia tolto d’imbarazzo molte persone importanti di cui il finanziere suicida sembrava conoscere segreti importanti. (agg. di Fabio Belli)



IL GIALLO SI INFITTISCE

Si infittisce sempre di più il giallo rappresentato dalla morte di Jeffrey Epstein, il finanziere deceduto nel carcere di Manhattan, dov’era recluso con l’accusa di aver compiuto decine di abusi sessuali su minorenni. Non bastassero i rumours sull’esistenza di un diario segreto e le teorie del complotto che negli ultimi giorni stanno tenendo banco negli Usa, adesso è addirittura l’autopsia a mettere in dubbio che il 66enne miliardario si sia tolto la vita. Dall’esame sul corpo di Epstein, secondo il Washington Post, che cita come fonti due medici protetti dall’anonimato, ciò che sembra stridere con la tesi del suicidio è la rottura di alcune ossa nel collo, in particolare dell’osso ioide, posto negli uomini vicino al pomo d’Adamo. Gli esperti citati dal quotidiano della capitale Usa ammettono che questo tipo di frattura si può presentare in caso di impiccagione, soprattutto quando a compierla è una persona non più giovanissima come Epstein, ma la casistica dice chiaramente che sono “più comuni in vittime di omicidio per strangolamento”.



JEFFREY EPSTEIN STRANGOLATO

Jeffrey Epstein è stato strangolato? L’autopsia non sembra essere in grado di rispondere con certezza a questo interrogativo, ma nemmeno sembra poter assicurare che il finanziere si sia suicidato. Come sottolineato dal “Post”, in uno studio svolto su 20 suicidi per impiccagione in Thailandia solo in un quarto dei casi l’osso ioide era rotto. Dunque una percentuale del 25% che si abbassa ulteriormente, fino ad arrivare al 6%, in uno studio più esteso svolto in India (264 casi, 16 rotture dello ioide). L’ufficio del medico legale che sta conducendo gli esami sul corpo di Epstein è ora in attesa dei test tossicologici e ha chiesto di sapere se esistano dei filmati capaci di mostrare l’ingresso di qualcuno nella cella in cui il miliardario è stato trovato morto, secondo la versione ufficiale, dopo essersi impiccato con un lenzuolo legato alla sommità superiore del letto a castello.