Emergono ulteriori dettagli in merito alla morte di Jeffrey Epstein. Secondo quanto riferisce il New York Times, nelle ore precedenti a quello che sembra avere tutti i contorni di un suicidio, il finanziere americano fu lasciato solo in cella, senza alcuna vigilanza. Ciò sarebbe avvenuto nonostante il detenuto sarebbe dovuto essere controllato una volta ogni 30 minuti. La notte prima del suicidio, tuttavia, la procedura non fu eseguita per ragioni che al momento appaiono poco chiare. Solo nei giorni precedenti, il suo compagno di cella era stato trasferito all’improvviso senza una motivazione. Al momento sarebbero tre le indagini aperte sulla misteriosa morte di Epstein. Due settimane fa era stato rivelato il tentativo di suicidio, ma quello che sarebbe avvenuto nelle passate ore, lascia ancora molti sospetti. Ed ora ci si domanda se per caso il finanziere Usa sapesse qualcosa di scomodo, a partire dal sindaco di New York, Billi de Blasio. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



DOSSIER CHOC: “AVEVA BISOGNO DI 3 ORGASMI AL GIORNO”

Prosegue l’indagine dell’FBI sul presunto suicidio di Jeffrey Epstein, rinvenuto senza vita nella sua cella del carcere di Manhattan, ed emergono retroscena choc dal dossier depositato alla corte federale di New York. Come riporta Dagospia, particolarmente eclatante è il racconto di Johanna Sjoberg, una delle donne che ha accusato il finanziere di averla attirata e abusata: «Doveva avere tre orgasmi al giorno, mi disse che era fisiologico un po’ come mangiare». Assunta nel 2001 da una grande amica di Epstein, la Sjoberg da assistente personale si ritrovò a fare la massaggiatrice sessuale: una “collaborazione” interrotta quando non riuscì a far raggiungere l’orgasmo al finanziere nel corso di uno dei suoi messaggi. Altri particolari che completano una vicenda terribile, basti pensare al racconto di Virginia Roberts Giuffre, una delle testimoni più importanti del caso: la donna ha affermato di essere stata reclutata come schiava del sesso di Epstein all’età di 16 anni e di essere stata costretta a praticare messaggi erotici, oltre che a fare sesso, con l’uomo e suoi importanti amici. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



JEFFREY EPSTEIN, INDAGINE FBI SU PRESUNTO SUICICIO

Jeffrey Epstein è morto suicida o è stato ucciso? Ora circola il sospetto che il finanziere americano non si sia tolto la vita. Lo dimostra l’apertura di un’inchiesta da parte dell’Fbi. E il Daily Mail rivela che Epstein disse alle guardie carcerarie e ai compagni di cella che qualcuno aveva cercato di ucciderlo. C’è una fonte, un insider che ha visto il miliardario in diverse occasioni in carcere, convinta che non c’era motivo di sospettare che potesse togliersi la vita. «Stava finalmente iniziando ad abituarsi alla prigione». Il portavoce del Dipartimento di Giustizia ha confermato al New York Post che Epstein infatti non era sotto sorveglianza per un eventuale rischio di suicidio. Ma erano circolate voci riguardanti l’eventualità che la sicurezza di Epstein fosse a rischio: il Sun parla di potenti amici che non volevano che rivelasse i loro segreti, ma non ci sono riscontri in tal senso. L’ufficio del medico legale di New York comunque ha dichiarato a Fox News che è stata disposta un’autopsia per determinare le cause della morte del miliardario. (agg. di Silvana Palazzo)



JEFFREY EPSTEIN MORTO SUICIDA: TRUMP TACE

La morte di Jeffrey Epstein in carcere scuote gli Usa ma il presidente Trump evita accuratamente – per ora – di commentare la notizia del suicidio del finanziere che nelle scorse settimane aveva creato non poco imbarazzo alla Casa Bianca per l’amicizia tra The Donald e il finanziere accusato di avere sfruttato per anni come schiave sessuali decine di ragazze, anche minorenni. Come riportato da Il Post, nel 2002 Trump aveva detto di Epstein:”Conosco Jeff da 15 anni. È un tipo incredibile. È divertente e pare gli piacciano le giovani donne come a me, e molte sono particolarmente giovani”. Come detto nella cerchia di amicizie di Epstein era presente anche Bill Clinton, l’ex presidente Usa volò sugli aerei del finanziere almeno 23 volte, anche senza la sua scorta, dal 2001 al 2003, ovvero negli anni in cui Epstein avrebbe messo in atto il suo sistema predatorio. (agg. di Dario D’Angelo)

JEFFREY EPSTEIN MORTO SUICIDA: FBI APRE INCHIESTA

L’Fbi ha aperto un’inchiesta per ricostruire le esatte dinamiche della morte di Jeffrey Epstein. Lo ha reso noto il Dipartimento di giustizia degli Stati Uniti. Nelle ultime ore erano state diffuse le carte della corte con molti dettagli scabrosi e imbarazzanti sulle abitudini sessuali del ricco finanziere americano. Da quanto emerso, i suoi collaboratori reclutavano ragazze, anche da una scuola superiore della Florida. I documenti comprendono deposizioni, rapporti di incidenti di polizia, fotografie, diari di volo, ricevute e pure un memoriale scritto da una presunta vittima. I documenti sono stati resi pubblici dopo una petizione dei media. Virginia Roberts Giuffre, una delle testimoni più importanti nell’indagine che ha portato all’arresto di Jeffrey Epstein, ha chiamato in causa per abusi anche il famoso avvocato americano Alan Dershowitz, professore emerito ad Harvard e ospite televisivo, l’ex governatore dello stato del New Mexico Bill Richardson e l’ex senatore George Mitchell. (agg. di Silvana Palazzo)

JEFFREY EPSTEIN MORTO: MEDICO LEGALE CONFERMA

Jeffrey Epstein è morto: il finanziere americano si è suicidato in cella. La notizia è stata confermata dall’ufficio del medico legale di Manhattan. Secondo quanto riportato da Repubblica, lo staff del penitenziario ha tentato di rianimare il detenuto e ed è stato poi trasportato in un ospedale vicino dove è stato dichiarato morto. Dopo l’ultimo fermo i suoi legali avevano chiesto la libertà su cauzione che però era stata respinta dal Tribunale Federale di Manatthan. Non erano i primi problemi con la giustizia per lui. Jeffrey Epstein nel 2008 fu incriminato per violenza sessuale in Florida. In quell’occasione se la cavò con un patteggiamento a 15 mesi, trascorsi con grande agio in un penitenziario. L’accordo per evitare il processo fu gestito dall’allora procuratore Alexander Acosta, costretto a lasciare il posto di ministro del Lavoro nell’amministrazione Trump dopo la rivelazione dell’accordo con Epstein. Lunedì 7 luglio il ricco finanziere americano si era dichiarato «non colpevole», sostenendo di aver «intrattenuto relazioni consenzienti» con persone che pensava fossero maggiorenni. (agg. di Silvana Palazzo)

JEFFREY EPSTEIN MORTO SUICIDA: “SI È IMPICCATO”

Jeffrey Epstein si è suicidato in carcere. Lo riporta la Nbc New York citando tre fonti tra le forze dell’ordine. Il ricco finanziere americano, finito in cella con l’accusa di abusi sessuali su minori, aveva già provato a togliersi la vita meno di un mese fa. Per questo era stato messo sotto osservazione. Il timore era che si suicidasse dopo che due settimane fa era stato trovato privo di conoscenza in una cella del Metropolitan Correctional Center di Lower Manhattan con segni sul collo. Pare che il corpo del miliardario – un tempo amico del presidente Donald Trump e dell’ex presidente Bill Clinton, oltre che del principe Andrea – sia stato trovato morto alle 7.30 del mattino. Si sarebbe impiccato in cella. Jeffrey Epstein era stato travolto da uno scandalo sessuale: era accusato di abusi, traffico di minori e sfruttamento della prostituzione femminile tra il 2002 e il 2005 nelle sue case di Manhattan e Florida.

JEFFREY EPSTEIN ERA ACCUSATO DI ABUSI SESSUALI SU MINORI

Proprio ieri sera sono venute a galla centinaia di pagine dell’inchiesta sul suo conto che erano state poste inizialmente sotto segreto giudiziario. In queste pagine c’è la testimonianza di una donna che sostiene di essere stata assunta minorenne e sfruttata come schiava sessuale e di aver avuto l’ordine di avere rapporti sessuali con importanti figure politiche. Il caso Epstein era emerso all’inizio di luglio, quando nella cassaforte del suo attico di Manhattan erano stati scoperti dvd di foto di ragazze minorenni. La Procura di New York lo aveva messo in carcere con una serie di accuse che potevano portare alla condanna fino a 45 anni di carcere. Dal 2002 al 2005 Jeffrey Epstein avrebbe adescato centinaia di ragazzine, tutte minorenni. Le portava a casa sua, a New York, si faceva massaggiare e poi le molestava e abusava sessualmente. Alla fine delle prestazioni dava loro cento-duecento dollari convincendole a reclutare altre adolescenti per ripartire col nuovo giro di soprusi.