La nota attrice americana Jennifer Lawrence ha svelato di essere stata sottoposta a pressioni sul suo peso quando ha girato il film Hunger Games nel 2012. Una rivelazione decisamente inaspettata quella della 32enne interprete a stelle e strisce, in cui si sottolinea appunto che durante le riprese del film, la discussione era concentrata sul suo corpo e il peso da perdere. La Lawrence, come si legge sull’edizione online del Corriere della Sera, lo ha raccontato parlando con Viola Davis durante la serie «Actors on Actors» del magazine Variety. Stando a quanto svelato dall’attrice, nel corso della produzione dell’epopea del 2012, la prima domanda che ricevette fu: «quanto peso sei disposta a perdere?». E ancora: «Per Hunger Games ho avvertito una grande responsabilità, in fondo quelli erano libri fantastici e il loro pubblico è composto da bambini».
Oltre alla responsabilità Jennifer Lawrence pensava ovviamente che la pressione nei confronti della sua forma fisica non fosse sana: «Oltre al fatto di essere giovane, ancora in crescita e non in grado di mettermi a dieta, non so se voglio che tutte quelle ragazzine che si vestiranno da Katniss sentono di non poterlo fare a causa del peso. Non posso farlo passare nella mia mente».
JENNIFER LAWRENCE, LA QUESTIONE DEL PESO IN HUNGER GAMES “UN VERO INCUBO”
Il tema del corpo, nel corso dei quattro film della serie Hunger Games, è stato una ‘specie di incubo’, scrive il quotidiano di via Solferino, ma Jennifer Lawrence fu comunque in grado di continuare a lavorare: «Non farò mai la fame per la parte – aveva già raccontato ad Elle nel 2013 – Non voglio che delle ragazzine possano dire: “voglio essere come Katniss quindi salto la cena”», ha aggiunto l’attrice che nel 2012 venne definita dalla rivista Rolling Stone come «la più talentuosa giovane attrice di tutta l’America».
In ogni caso la pellicola rappresentò una sorta di svolta nel mondo di Hollywood: «Ricordo che quando stavo girando Hunger Games – aggiunge ancora Jennifer Lawrence – nessuno aveva mai messo una donna come protagonista di un film d’azione perché non avrebbe funzionato. Ci è stato spiegato che, mentre sia ragazze che ragazzi di fronte a un film possono entrambi identificarsi con un protagonista maschile, i ragazzi non possono identificarsi con una protagonista femminile. Per cui ogni volta che vedo uscire un film che supera ognuna di queste convinzioni e dimostra che è solo una bugia tenere certe persone fuori dai film, sono davvero tanto felice».