Jens Stoltenberg, il segretario della Nato che a breve si appresterà a lasciare il suo posto ad un successore che deve essere ancora deciso, nella giornata di ieri in vista del vertice dei ministri degli Esteri dei paesi che fanno parte dell’Alleanza ha proposto un cambio di strategia per l’Ucraina. Secondo il segretario, infatti, è importante che si vada oltre agli scontri politici sul tema degli aiuti, rendendoli stabili e duraturi alle eventuali ingerenze dei leader, con un chiaro riferimento a Donald Trump che ha promesso di ridurre il suo impegno nei confronti dell’Ucraina.



Secondo Jens Stoltenberg la Nato è “l’alleanza di maggiore successo nella storia” e, in quanto tale, deve riaffermare il suo ruolo sostenendo l’Ucraina fino alla fine. Kiev necessita di “denaro fresco” per continuare a difendersi dall’assedio russo, ed è tempo che gli aiuti diventino “prevedibili” e “costanti”, affidandoci “meno ai contributi volontari e più agli impegni dell’Alleanza meno alle offerte a breve termine e più agli impegni pluriennali”. L’idea di Stoltenberg è quella di creare un fondo che raccoglierà 100 miliardi nei prossimi 5 anni, che saranno impiegati per rendere strutturali gli aiuti a Kiev.



Jen Stoltenberg: “Mosca non raggiungerà i suoi obbiettivi militari”

Con il fondo Stoltenberg è convinto che Mosca capirà “che non può raggiungere i suoi obiettivi sul campo di battaglia“, mentre il destino della misura verrà deciso tra oggi e il summit dei capi di Stato della Nato che si terrà il prossimo luglio, nel corso del quale si deciderà anche il successore del segretario uscente. Allo stato attuale, infatti, sono diversi gli stati preoccupati dall’ipotesi di aprire un nuovo fondo, sia per l’effettivo mantenimento economico dello stesso, che per l’eventuale reazione di Mosca.



Oltre a proporre il fondo, Jens Stoltenberg ha anche rilanciato l’idea di accettare l’Ucraina all’interno della Nato, che dal conto suo ritiene essere solamente più “questione di quanto, non di se”. Parlando della Russia, inoltre, ha ricordato che “i suoi amici in Asia sono fondamentali per la continuazione della guerra: la Cina sostiene l’economia russa e in cambio Mosca ipoteca il suo futuro a Pechino. La Corea del Nord e l’Iran consegnano ingenti forniture di armi e munizioni e ricevono in cambio tecnologia e forniture russe che avanzano le loro capacità missilistiche e nucleari”. Ora più che mai, secondo Stoltenberg, è fondamentale che “i ministri discuteranno di come la Nato possa assumere maggiori responsabilità per coordinare la consegna di equipaggiamento militare e l’erogazione di addestramento, ancorando tutto questo all’interno di un robusto quadro Nato” che comprenda anche il già citato fondo.