Emergenza gas e escalation nella crisi in Ucraina, parla la Nato. Nel pomeriggio di oggi è stata convocata una conferenza stampa a Bruxelles, protagonista il segretario generale dell’Alleanza Jens Stoltenberg: “Questa è la seconda volta che la Russia prende con la forza il territorio dell’Ucraina ma questo non cambia natura del conflitto: è una guerra brutale da parte della Russia. La Nato non è parte del conflitto ma sostiene l’Ucraina nel suo sforzo per difendersi”.



Soffermandosi sulla richiesta dell’Ucraina di un’adesione immediata alla Nato, Jens Stoltenberg ha rimarcato che ogni democrazia europea ha il diritto di chiedere di fare parte dell’Alleanza e gli alleati della Nato rispettano questo diritto: “Come abbiamo detto più e più volte le porte della Nato restano aperte e lo abbiamo dimostrato negli ultimi anni”. La decisione va presa da tutti e 30 gli alleati, ha aggiunto.



JENS STOLTENBERG IN CONFERENZA STAMPA

Quanto accaduto nelle ultime settimane rappresenta la più grave escalation dal 24 febbraio a questa parte: “Siamo in presenza si una combinazione tra la mobilitazione in Russia con la spregiudicata e pericolosa retorica sul nucleare e il tentativo illegale di oggi di annettere illegalmente una parte dell’Ucraina”, le parole di Jens Stoltenberg riportate dall’Agi. E’ fondamentale restare uniti, ha proseguito. Il segretario generale Nato si è poi soffermato sul dialogo con il cancelliere Scholz a proposito del sabotaggio del Nord Stream 1 e 2: “Si tratta di un tema molto serio, enormi esplosioni hanno colpito due gasdotti e la Nato è presente con capacità navali e aeree nel mar Baltico e questo manda un messaggio sulla preparazione dei Paesi Nato di difendersi reciprocamente”. Jens Stoltenberg ha poi lanciato un monito al Cremlino, parlando di “gravi conseguenze nel caso di uso di armi nucleare”: “Si tratta di un ricatto alla comunità internazionale”.

Leggi anche

USA E KIEV/ La prima vittima dei missili di Biden sarà il popolo ucraino