Jérémy Ménez torna a far parlare di sé e come spesso accade da qualche tempo a questa parte per l’oramai ex promessa del calcio transalpino ed esponente di quella leggendaria classe 1987 che ha prodotto campioni del calibro di Karim Benzema (ma pure talenti inespressi come l’ex milanista e Hatem Ben Arfa) non si tratta di imprese sul rettangolo di gioco. Infatti dal Messico arrivano foto e video imbarazzanti per Méxes dal momento che lo scoop della rivista “Tv Notas”, imbeccata da una donna molto vicina al trequartista francese, ha rivelato che non solo l’esperienza in Messico tra le fila del Club America è stata un fallimento ma pure che il centrocampista che da giovane faceva faville nella capitale è passato da un festino all’altro con tanto di droga ed escort assoldate per l’occasione. Insomma lo scarso rendimento per Méxes ancora una volta è stata la diretta conseguenza di una vita extra-calcistica decisamente sregolata ma stavolta per il diretto interessato potrebbe esserci qualche grana in più.



MEXES E I FESTINI “A LUCI ROSSE” IN MESSICO

Dopo la diffusione sui social delle foto dei festini incriminati e di un video in cui si vede una gentile donzella dimenarsi a cavalcioni di Jérémy Ménez (attualmente in forze, si fa per dire, del Paris FC in Ligue 2 dopo essere tornato dall’America), infatti a mettere nei guai il calciatore ci sono le immagini della droga che secondo alcuni circolava a fiumi: in alcuni scatti si vede della polvere bianca su un piattino con Ménez che tiene in mano delle cartine per ‘rollarla’. Sarebbe stato proprio a causa di queste nottate decisamente brave che l’ex giocatore del Milan è stato letteralmente cacciato dall’America Club, dove ha disputato solo una stagione agonistica, quella 2018-2019, disputando 18 gare per un bottino di 5 reti (restando fuori spesso per infortunio) e rescindendo consensualmente il contratto che lo legava al club messicano lo scorso 29 agosto. Va inoltre ricordato che l’esperienza oltre oceano per Ménez era arrivata come una sorta di ultima spiaggia per il 32enne che, reduce dalle prove incolori con le maglie di Bordeaux in Francia e Antalyaspor in Turchia, aveva provato a lasciare l’Europa per rilanciarsi. Invano.



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