Dopo un’esibizione esilarante a Poltu Quatu in Sardegna, Jerry Calà ha rilasciato un’intervista a La Verità, raccontando della sua vita piena di libidine, tra un cinema che non esiste più e un nuovo modo di fare comicità, che lo fa sentire un po’ stretto. Jerry Calà ha raccontato di essere l’incarnazione del suo tormentone “mmm, libidine!”, che è piaciuto a tutti sin dall’inizio. I momenti più importanti della sua vita? Secondo l’attore senza dubbio il 2003, quando aveva 52 anni ed è nato suo figlio: “Lì la libidine era piena, colma di felicità e benessere”.
Quello della paternità non è sempre stato un sogno per Jerry, anzi, era incerto all’inizio, ma quando ha conosciuto la sua futura moglie Bettina Castioni, allora ha capito di essere pronto a diventare padre. Anche a livello lavorativo ci sono stati momenti indimenticabili e importantissimi, come la lavorazione di Vacanze di Natale 1983, un film girato a Cortina, con un gruppo di attori affiatatissimi. “Ma pure con Sapore di mare ci siamo divertiti parecchio”, racconta Jerry Calà, che poi parla del prossimo film in uscita la prossima settimana ad agosto in versione restaurata in 4k.
Jerry Calà e i primi acciacchi: “A Napoli ho avuto un infartino…”
L’attore si è detto orgogliosissimo di questo ritorno sul grande schermo: “Vuol dire che questi film sono entrati nel cuore della gente”. Jerry Calà muove però una critica forte al cinema comico di oggi, partendo a criticare gli amori estivi del ventunesimo secolo. L’attore ha spiegato di vedere ormai maschi e femmine separati, senza capire il perché: “Noi ci si guardava, soprattutto guardavamo le ragazze”. Ricorda invece i vecchi tempi, in cui le storielle d’estate potevano diventare anche grandi amori. Oggi, invece “si è meno liberi” secondo l’attore, che durante i suoi spettacoli vuole maggiore leggerezza: “Il pubblico desidera ridere”, dice “E però forse si ride di meno oggi”.
Jerry Calà confessa che la sua generazione era molto più libera nelle battute, e non pensava alle conseguenze, nessuno aveva timore di offendere categorie o associazioni. L’attore continua, spiegando che negli anni Ottanta non si offendeva nessuno. “Sono d’accordo che bisogna prestare maggiore attenzione”, dice Calà “Certe esagerazioni però ce le potremmo risparmiare”. Il comico ha anche raccontato di essere vittima di alcuni acciacchi ultimamente, spiegando di aver avuto un “infartino a Napoli”, e che la sanità pubblica gli ha salvato la vita. Oggi è pieno di prescrizioni mediche dai dottori e ha tre stent cardiaci, ma continua a lavorare a testa alta: “Perché la vita è così bella che vale la pena viverla tutta a pieno”.