Jerry Calà e il capolavoro di comicità con Vacanze di Natale: “Ecco perchè ancora spopola…”

Quanto è vasto il mondo del cinema e quanti personaggi allietano quotidianamente le nostre esigenze in termini di visione di contenuti tra piccolo e grande schermo. Tra i tanti, c’è chi può vantare la denominazione di pilastro, così come di icona indiscussa; tra questi, quasi superflui è sottolineare che spicca il nome di Jerry Calà. Comicità pura, sfrontata; verve irriverente e irridente che si è fondata sempre, prima di tutto, su un processo naturale e veritiero di autoironia.



Jerry Calà, tra passato e presente, si è raccontato tra le pagine di Libero offrendo uno scorcio della sua carriera in occasione dei 40 anni dall’uscita di Vacanze di Natale. “Ancora oggi spopola? Perché era il naturale seguito di Sapore di mare, ovvero la versione invernale di quel film estivo che aveva avuto un successo pazzesco e che rischiai di saltare per problemi contrattuali…”. Confrontando l’Italia di oggi e quella raccontata in quel capolavoro di comicità, l’attore ha asserito: “Peggiore di quella attuale? No, io ci stavo bene in quelle atmosfere dove i rapporti erano più diretti, senza i social che ti chiudono la mente e i ragazzi non riescono neppure a fare bene il filo a una ragazza”.



Jerry Calà, dal tema della violenza sulle donne alle derive del politicamente corretto

Proseguendo nell’intervista rilasciata per Libero, Jerry Calà ha offerto il suo pensiero anche sul tema della violenza ai danni delle donne, ai tempi troppo poco menzionato. “Ero giovane, eravamo giovani e i rapporti tra maschietti e femminucce erano vissuti senza troppe ansie. I contatti erano belli, genuini e diretti soprattutto a una cosa… Nelle persone si avvertivano molto raramente quelle paure che, ogni giorno, i drammatici fatti di cronaca testimoniano”. Tornando su Vacanze di Natale, Jerry Calà ha poi argomentato su come negli anni a seguire sia stato associato alla personalità di Billo, ovvero il personaggio interpretato nella pellicola. “Mi è rimasto appiccicato addosso e ancora oggi, quando porto in scena i miei spettacoli, non mi lasciano andar via se non canto Maracaibo”.



Verso il finale dell’intervista, Jerry Calà – sempre su Vacanze di Natale – ha spiegato: “Se è stato il cinepanettone più bello di tutti? Chiamarlo così è riduttivo; è stata una grande commedia che ha permesso a Vanzina di fare la satira feroce del tempo… Certe battute ripetute oggi sarebbero vietate? Pensate soltanto alla parola ‘Fro*io’ che dico in un paio di film dell’epoca. Oggi andrei nei guai mi ficcherebbero nelle patrie galere e verrei additato come un mascalzone, forse non lavorerei più”. L’attore ha poi chiosato: “Se il mio è un inno alla liberalizzazione della comicità leggera? Esatto, lancio un anatema: lasciate i comici liberi di dire e fare tutto quello che facevano allora. Siamo tornati a una sorta di inspiegabile censura”.