Icona della commedia italiana degli anni ’80, Jerry Calà si cimenta ora con la scrittura. Con Gino Capone – amico, co-autore e sceneggiatore di tanti suoi film – ha scritto il romanzo ‘La Lavadora’, che ha presentato oggi a Storie Italiane. “A metà degli anni ’90 con Gino Capone, siamo stati invitati a Cuba ad un Festival del cinema latino-americano, lì abbiamo avuto la grande fortuna di vivere la magnifica isola non come turisti, ma come ospiti. Quindi siamo entrati nelle case, abbiamo ascoltato storie e toccato l’anima vera di Cuba”. Poi hanno scoperto il sogno di una ragazza cubana, che era diverso da quello di noi occidentali: la lavatrice.



Non si tratta di un debutto letterario, perché Jerry Calà aveva scritto un’autobiografia. “Adesso con l’aiuto del mio amico abbiamo voluto a provare a scrivere questo romanzo che in effetti doveva essere un film, per vari motivi non siamo riusciti a realizzarlo a Cuba tra censura e politica”.

Jerry Calà “Anche i ragazzi ricordano le mie battute”

Quando ha visto lo slancio dei medici cubani che durante la prima fase della pandemia Covid hanno aiutato l’Italia, Jerry Calà ha voluto a suo modo ringraziarli. Quando rivede le immagini della sua carriera l’attore scherza: “Ho rovinato una generazione, anzi più di una. Devo dire che quando faccio degli spettacoli ci sono anche dei ragazzi e sanno tutte le mie battute a memoria”. Infine, Eleonora Daniele lo ha invitato in studio appena possibile a causa dell’emergenza sanitaria: “Quest’anno dobbiamo cantare Maracaibo da casa, ma appena possibile vengo”.



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