Jerry Calà, prime parole dopo l’infarto

Jerry Calà, in un’intervista rilasciata ai microfoni del Corriere della Sera, parla dopo l’infarto ammettendo di aver avuto paura, ma di non aver mai pensato di morire. «Devo dire la verità: no. Il pensiero non mi è balenato. Sentivo questo dolore, ma sempre con lucidità. Ho temuto piuttosto interventi complicati, magari a cuore aperto. Chiedevo ai medici “ma adesso mi aprite?” e loro ridevano e mi spiegavano passo passo che mi stavano mettendo una sonda attraverso una mano. Poi magicamente il dolore pressante è sparito e così li ho fatti ridere ancora di più, ho esclamato: “vi dico quel che volete, libidine, doppia libidine, vi dico tutto”», le parole dell’artista che è stato dimesso dall’ospedale ed è tornato a casa.



Ma cos’è successo in quel momento? «Ero da solo in hotel, avevo cenato in camera e ho iniziato a sentire un dolore al petto abbastanza forte. Siccome venivo da una settimana di riprese in esterni in Molise, dove abbiamo preso un sacco di freddo, mi son detto “sarà quello, o il cibo”. Poi questo dolore si è fatto più forte ed è stato accompagnato da sudori freddi pazzeschi, quindi ho chiamato il 118: in pochissimo tempo sono arrivati in camera», racconta.



Jerry Calà come sta ora dopo l’infarto

Dopo essersi reso conto della propria condizione, Jerry Calà, al Corriere della Sera, ammette di aver avuto paura. «Lo spavento è stato fortissimo, inutile che ce lo nascondiamo», ammette l’artista che, dopo aver ricevuto tutte le cure necessarie, è stato dimesso e, raggiunto dal figlio, è tornato a casa. Come sta, dunque, ora Calà?

«Adesso starò tranquillo sul divano per minimo 30 o 40 giorni, farò qualche passeggiata a vedere i cantieri, starò in famiglia. Certo senza perdere i contatti per il film», spiega Calà che si sta riprendendo con l’amore della moglie, del figlio e degli amici che gli hanno dimostrato subito tanta vicinanza.