Le offese lanciate da Anna Rita Leonardi del PD all’attore e comico Jerry Calà hanno scatenato un vero e proprio putiferio. Anche il figlio di Calà, Johnny, si è sentito fortemente toccato da queste accuse tanto da intervenire, come già svelato nell’aggiornamento precedente. “Sono quindi preoccupato di vivere in un paese dove coloro che dovrebbero rappresentare la democrazia non sono nemmeno in grado di sostenere un confronto civile, capaci soltanto di ripiegare sull’insulto gratuito” ha scritto Johnny, manifestando il disagio di fronte alle parole della piddina. Ma non è stato l’unico: una vera e propria ondata di commenti sono fioccati su Instagram a favore di Gerry Calà. Tante parole indignate verso la Leonardi e la sua uscita ritenuta “infelice”. (Aggiornamento di Anna Montesano)



Le Leonardi chiede scusa ma il figlio di Jerry Calà sbotta

Dopo l‘intervista rilasciata a Paolo Giordano per Il Giornale (leggete in basso), Jerry Calà è stato criticato da Anna Rita Leonardi, dirigente del Pd che, su Twitter, ha cinguettato: “Quella sottospecie di comico fallito di Jerry Calà ci dice che il cinema non lo vuole perché ‘non odora di sinistra’. Tranquillizzatelo. Il cinema non lo vuole, semplicemente, perché è un cretino senza talento”. Successivamente ha poi chiesto scusa: “Ho provveduto a porgere a @JerryCala le scuse per alcune parole “eccessive” che gli ho rivolto. Chi critica deve sempre farlo con misura e quando esagera deve ammetterlo con onestà (anche quando pensa di aver ragione). Lo andrò presto a conoscere e ci stringeremo la mano”, ha scritto su Twitter. Le parole della Leonardi, però, non sono bastate a placare la rabbia di Johnny, figlio di Jerry Calà che, su Instagram, si è lasciato andare ad un duro sfogo: “Ciò che mi ha dato fastidio non sono tanto le offese che sono state rivolte a mio padre, quanto il fatto che queste provenissero da una persona che si proclama democratica e quindi pronta a difendere i valori della democrazia” – scrive Johnny che poi aggiunge – “I miei genitori mi hanno sempre insegnato il valore del confronto e del rispetto delle opinioni altrui, perché l’offesa è un’arma a cui solo le persone deboli e ignoranti ricorrono laddove non sono più in grado di motivare il loro pensiero”. Poi, parlando di Jerry Calà aggiunge: “sono orgoglioso di mio padre, di ciò che rappresenta come artista e dell’educazione che mi ha dato e vedere tutte queste dimostrazioni d’affetto nei suoi confronti mi ha fatto capire che ad avere torto non è certo lui”. Cliccate qui per leggere tutto (aggiornamento di Stella Dibenedetto).



Jerry Calà: “se non sei di sinistra non lavori”

Per Jerry Calà, gli anni non passano mai. Nonostante non abbia più vent’anni continua ad animare le notti d’estate con i suoi spettacoli conquistando non solo il pubblico della sua generazione, ma anche quello più giovane. In una lunga intervista rilasciata ai microfoni de Il Giornale, Jerry Calà ripercorre la sua incredibile carriera nel corso della quale non si è fatto mai mancare niente. Oltre alla passione per la musica, Jerry ha sempre amato molto la recitazione. Tuttavia, nel cinema, Calà non ha mai trovato tanto spazio. «Forse perché non odoro di sinistra e non invoglio i registi. Per carità, non è una lamentela, soltanto una amara considerazione» – confessa a Paolo Giordano per Il Giornale. Spazio che non trova neanche in tv. Nonostante tutto, però, Jerry non perde l’ottimismo e la voglia di lavorare: «Sono un indie del cinema e della tv. Non a caso film come I ragazzi della notte oppure Vita Smeralda me li sono fatti da solo, anche in sala di montaggio», aggiunge.



Jerry Calà, rapporto speciale con Bud Spencer: “quando è morto ho provato un dolore profondo”

Sono tanti gi attori con cui Jerry Calà ha lavorato nel corso degi anni. Tra i tanti spicca Bud Spencer a cui lo showman era sinceramente legato. Bud Spencer, infatti, per Calà, non è stato solo un collega, ma un amico speciale e, soprattutto, un maestro. «Quando giravo il film Bomber con Bud Spencer facevo ancora serate con loro perché mi spiaceva deluderli. Una mattina all’alba, torno in albergo distrutto appena prima di iniziare a girare e mi ritrovo Bud Spencer davanti alla mia stanza, grande e grosso» – ricorda oggi Jerry che poi svela cosa gli disse quella sera Bud – «Mi fece un discorso chiaro: stai crescendo, devi scegliere, non puoi stare dappertutto. Bud è stato un mio grande amico, mi ha insegnato l’abc, quando è morto per me è stato un dolore profondo e vero. Non a caso in Odissea nell’ospizio ho voluto una sua gigantografia: un omaggio che gli dovevo».

Jerry Calà: “non ho rimpianti, ho una carriera meravigliosa”

Tra i grandi del cinema del passato, Jerry Calà ha avuto un rapporto speciale anche con Ugo Tognazzi. «Lui mi affidò suo figlio Gianmarco durante le riprese del film Vacanze in America e poi abbiamo iniziato a frequentarci» – ricorda Jerry che poi racconta un aneddoto legato ad un 31 dicembre – «Avevo litigato con l’allora mia moglie Mara Venier, ero disperato, l’ho chiamato e lui mi ha detto di andare subito a casa sua a Velletri. C’erano Paolo Villaggio, Michele Placido e altri. Tognazzi si è inventato di andare all’improvviso in un ristorante durante il veglione. Abbiamo fatto un’improvvisata e ci siamo tutti divertiti da pazzi. Tognazzi era strepitoso, un grande uomo, oltre che un grande attore». Una carriera straordinaria, dunque, per Jerry Calà che, oggi, si considera “un attore che pensa di essere un artista a tutto tondo”. Ma Calogero Alessandro Augusto Calà, vero nome di Jerry, ha qualche rimpianto? «Nessuno, ho una carriera meravigliosa. Ma ora sento il desiderio di andare oltre il one man show, ho un nuovo aspetto, un’altra maturità, penso di potere dare ancora molto al cinema, molto di più di quanto abbia dato finora», conclude.