Jerry Calà e l’addio ai Gatti di Vicolo Miracoli: “Quando me ne sono andato si sono arrabbiati…”
Ospite di Caterina Balivo su Rai 1, Jerry Calà racconta qual è stata la sua ‘volta buona’: “Per me è arrivata con I Gatti di Vicolo Miracoli. – ha esordito l’attore – I Vanzina arrivano dopo ‘Non Stop’, mentre I Gatti hanno un grande successo. Vennero a vederci e decisero di farci fare il nostro primo film, dal titolo ‘Arrivano i Gatti’.”
Fu un’importante svolta per il gruppo e soprattutto per Calà, che poi decise di continuare la sua carriera da solista: “Quello fu l’esordio al cinema. Poi mi mettono però ad un bivio, perché volevano che continuassi al cinema ma da solo. Chi mi spronò a fare questa scelta fu Bud Spencer. Lui mi aspettava nella hall dell’albergo in cui stavo e mi disse che era il momento di scegliere, perché non avrei potuto continuare a dividermi tra le due cose”. Jerry Calà prese dunque la decisione di continuare la sua carriera in solitaria, ma annunciare ai Gatti il suo addio al gruppo non fu cosa semplice. “Mi feci coraggio e dissi ai Gatti che avrei continuato da solo. A dirglielo mi aiutò Mara Venier, con la quale avevo iniziato da poco una bellissima relazione. Venne infatti con me quella sera a dirlo a loro. Come hanno reagito? Si sono incaz*ati come delle bestie, Umberto Smaila più degli altri!”
Jerry Calà, il primo incontro con la moglie Bettina e l’infarto
Jerry Calà pochi mesi fa ha affrontato un momento molto difficile, di cui ha ricordato alcuni particolari proprio su Rai 1: “Un paio di giorni prima della fine della lavorazione del nuovo film, tornando dal Molise a Napoli, mangio poi in camera in albergo e ho sentito una fitta fortissima. Credevo fosse un’indigestione invece era un infarto. A parte questo ‘colpettino’, ho passato veramente un mese e mezzo bellissimo a girare questo film.”
L’attore ha infine concluso parlando di vita privata, ricordando il primo incontro con la moglie Bettina Castioni: “Mia moglie Bettina l’ho conosciuta in Costa Smeralda grazie ad Elisabetta Ferracini. Io la vidi e dissi proprio a Elisabetta che mi piaceva tantissimo. Lei inizia a parlarci e poi mi infilo anche io e iniziamo a parlare… Poi lei è partita e io mi sono fatto trovare sul suo stesso aereo e da lì non ci siamo più lasciati. Abbiamo avuto un figlio che sta seguendo le mie orme e sono molto orgoglioso.”