Il dibattito sul coprifuoco prosegue senza sosta all’interno del governo e anche gli esponenti del mondo dello spettacolo dicono la loro. Intervistato da Il Giornale, Jerry Calà non ha usato troppi giri di parole: «Mi auguro che cambino idea perché mantenerlo fino al 31 luglio significherebbe stendere tutti. Chi mai potrebbe venire in vacanza in Italia per tornare a casa alle dieci di sera?».
Jerry Calà si è detto fiducioso che alla fine si troverà una soluzione, anche se restano forti i dubbi su questa mezza riapertura, considerando anche le recenti parole del ministro Dario Franceschini: «Evidentemente hanno voluto dare una risposta rapida dopo le manifestazioni di piazza, ma rischiano di sbagliare due volte».
JERRY CALÀ, FRECCIATINA AL GOVERNO CONTE
Nel corso del suo intervento ai microfoni del quotidiano diretto da Sallusti, Jerry Calà ha evidenziato che il governo avrebbe potuto aspettare altri 15-20 giorni prima di riaprire, così da avere un quadro più chiaro dei contagi: il rischio è quello di «giocarci l’estate e sarebbe davvero un dramma». L’artista ha poi lanciato una frecciatina al governo guidato da Giuseppe Conte: «Draghi? Quando parla è estremamente chiaro e mette sicurezza. Era partito benissimo, alzando anche la voce in Europa. Aveva detto, per esempio, che se non fossero arrivati abbastanza vaccini, avremmo agito in solitaria. Non vorrei che i buoni propositi si siano persi per strada. Non avremmo dovuto comunque spendere tutti quei milioni per i banchi a rotelle. Non sarebbe stato meglio acquistare le dosi?».