Jerry Harris, protagonista della docu-serie di Netflix “Cheer”, è stato condannato a 12 anni di carcere e a 8 di libertà vigilata per avere commesso crimini s*ssuali contro minori e rimarrà iscritto a vita nel registro dei molestatori s*ssuali. L’ex cheerleader era stato arrestato a settembre 2020 dopo le accuse mosse nei suoi confronti da una donna residente in Texas e madre di due figli di 14 anni, gemelli, che aveva scoperto sul telefono di uno dei ragazzi foto caratterizzate da contenuti s*ssualmente espliciti.



Jerry Harris a febbraio aveva ammesso di possedere materiale pedopornografico e, inoltre, si era recato in un altro Stato per consumare rapporti s*ssuali non consentiti con minori di 15 anni. La sentenza emessa dal giudice non gli ha lasciato scampo e prima della lettura il ragazzo – 22 anni – ha voluto ufficialmente chiedere scusa a tutte le sue vittime. Queste le sue parole: “Sono profondamente dispiaciuto per il trauma che i miei abusi hanno causato. Prego nel profondo che la vostra sofferenza finisca. Non sono una persona malvagia. Devo ancora capire chi sono e qual è il mio scopo”.



JERRY HARRIS CONDANNATO A 12 ANNI DI CARCERE, LA SUA ALLENATRICE: “IL MIO CUORE È IN MILLE PEZZI”

Va precisato che Jerry Harris era diventato celebre proprio grazie al documentario sopra menzionato, totalmente imperniato sul percorso compiuto dalla squadra di cheerleader agonistica del Navarro College per vincere il National Cheerleading Championship. Monica Aldama, allenatrice del Navarro College Bulldogs Cheer Team di Corsicana, in Texas, è stata tra le prime a commentare la notizia relativa alla sentenza. Lo ha fatto attraverso il proprio profilo Instagram, scrivendo: “Il mio cuore è in mille pezzi… Sto pregando intensamente per le vittime e tutte le persone colpite”.



Poco dopo, anche Netflix ha inteso diffondere una breve nota connessa alla condanna di Jerry Harris: “Come tutti, siamo scioccati da questa notizia. Qualsiasi abuso di minori è un crimine terribile e rispettiamo il processo legale”.