Jessica Morlacchi e il rapporto con i genitori
Jessica Morlacchi, insieme a papà Mauro, racconta il rapporto con i genitori nel salotto di Oggi è un altro giorno durante la puntata del 25 aprile. Jessica racconta di vivere ancora con i genitori a cui è fortemente legata e di dormire con la mamma per un’abitudine che ha in comune proprio con la madre. “Io dormo in camera con mia madre. Abbiamo mandato via papà perchè lui ci dice di spegnere la televisione mentre noi vogliamo continuare a guardarla mentre mangiamo un gelato“, racconta Jessica. “Lui ha la sua camera del musicista“, aggiunge ancora Jessica che svela di aver visto per la prima volta il padre piangere quando ha partecipato a Sanremo.
Jessica, poi, si lascia andare ad una dichiarazione d’amore per papà Mauro: “Io amo tantissimo i miei genitori, ma non so perchè, ho un debole per mio padre”.
Jessica Morlacchi e gli attacchi di panico
C’è stato un periodo particolarmente difficile nella vita di Jessica Morlacchi che, durante il grande successo dei Gazosa, comincia a soffrire di attacchi di panico. “Io ho iniziato a soffrire di attacchi di panico a 15 anni, mi trovavo sul palco con i Gazosa e ricordo che mio padre mi portò un bicchiere di acqua e zucchero pensando ad un calo di zuccheri e, invece, stavano cominciando a manifestarsi gli attacchi di panico. Poi le cose si sono complicate fino a dover chiedere la scissione del contratto perchè non potevo esibirmi”, ricorda la Morlacchi.
“Iniziò un percorso buio per me, ma anche per la mia famiglia perchè non mi ha mai lasciato sola” – dice Jessica che, poi, rivolgendosi al padre, svela una cosa che non gli ha mai detto – “Mio padre non riusciva ad accettare la gravità della situazione. Ci rimaneva male e quindi io, per non farlo rimanere male, cercavo di parlare solo con mia madre”. “Cercavo di sdrammatizzare”, ribatte papà Mauro. “Io non potevo fermarmi a parlare con la gente perchè soffredo di agorafobia doveva stare in strade piccoline e quindi scappavo quando incontravo qualcuno. E’ stato un periodo che è durato 10 anni“, conclude la Morlacchi.