Il nome di Jessica Pulizzi è entrato nelle cronache sulla scomparsa di Denise Pipitone perché sospettata di un coinvolgimento nel sequestro della bimba scomparsa a Mazara del Vallo nel 2004. Un’accusa che l’avrebbe vista finire alla sbarra e dalla quale nel 2017 è stata assolta in via definitiva dopo che lo stesso esito era stato stabilito nel primo e secondo grado di giudizio.
Jessica Pulizzi è nata dal matrimonio tra Pietro Pulizzi, padre naturale di Denise Pipitone, e l’ex moglie Anna Corona. Ha una sorella di nome Alice e, secondo lo sfondo dell’accusa mossale nell’ambito del processo a suo carico, avrebbe nutrito un risentimento profondo per Piera Maggio per via della sua relazione con il genitore. Nel 2017, Jessica Pulizzi è stata definitivamente assolta dall’accusa di aver partecipato al sequestro della piccola di cui ancora oggi, come sottolineato dai giudici, non si conosce la sorte. Un esito che la quinta sezione penale della Cassazione ha confermato dopo la sentenza di assoluzione nei suoi confronti emessa dalla Corte d’appello di Palermo nell’ottobre 2015. Anche in primo grado, Jessica Pulizzi era stata assolta. La decisione della Cassazione ha infine rigettato il ricorso presentato dalla Procura generale di Palermo e dei familiari di Denise Pipitone, chiudendo così l’iter giudiziario che l’ha vista coinvolta.
Chi è Jessica Pulizzi, sorellastra di Denise Pipitone
Jessica Pulizzi è una delle due figlie che Pietro Pulizzi ha avuto dalle nozze, poi finite, con Anna Corona. All’epoca della scomparsa di Denise Pipitone era fidanzata con un giovane, Gaspare Ghaleb, finito a processo come imputato di false dichiarazioni al pubblico ministero. Condannato a 2 anni in primo grado, per lui il reato è stato dichiarato prescritto nel 2015 in appello. Per i giudici non c’è alcuna prova di un coinvolgimento di Jessica Pulizzi nel sequestro della piccola Denise Pipitone. Come riporta Ansa, all’epoca della sparizione della bimba di Mazara del Vallo Jessica Pulizzi aveva 14 anni, 17 al momento della sua iscrizione nel registro degli indagati. Le indagini sulla scomparsa di Denise Pipitone si erano focalizzate sulla pista familiare anche a seguito della denuncia, da parte di Piera Maggio, di alcuni episodi di danneggiamento e intimidazione che avrebbe subito per la sua relazione con Pietro Pulizzi.
Jessica Pulizzi, come si legge nel documento di proposta di inchiesta parlamentare presentato sul caso Pipitone nel maggio 2021, era stata rinviata a giudizio dal gup di Marsala nel gennaio 2010 e il processo di primo grado a suo carico si sarebbe aperto nel marzo successivo per concludersi 3 anni dopo. La Procura avrebbe chiesto 15 anni di reclusione per sequestro di minore. “Secondo l’accusa – riporta la proposta di inchiesta parlamentare – la mattina del 1° settembre 2004, la Pulizzi avrebbe prelevato Denise e l’avrebbe condotta a casa del padre, Piero Pulizzi, per avere la conferma che fosse sua figlia. Non trovandolo avrebbe consegnato la bambina a persone mai identificate”. La Cassazione ha confermato l’assoluzione per Jessica Pulizzi pronunciata dal Tribunale di Marsala e dalla Corte d’appello di Palermo nei primi due gradi di giudizio, mettendo definitivamente la parola “fine” al processo.