Sono decisamente drammatici i retroscena svelati da Jessica Simpson nella sua biografia “Open Book”. L’opera non è ancora uscita in via ufficiale, ma sono trapelati alcuni passaggi della stessa, che stanno facendo discutere. L’ultimo libro della cantante, da vent’anni nel mondo della musica e mamma di tre figli, uscirà oltre oceano il prossimo 4 febbraio, e sembra destinato ad avere un enorme successo. Jessica Simpson, in un capitolo, ha raccontato di aver subito abusi sessuali da un ex amico di famiglia, quando era una bambina, e aveva solo sei anni. “L’abuso è iniziato quando avevo 6 anni – le parole della stessa ai microfoni di People – ho condiviso il letto con la figlia maggiore di un amico di famiglia. All’inizio era solo solletico alla schiena per poi passare a cose che erano estremamente più scomode”.
JESSICA SIMPSON: “AI MIEI GENITORI LO DISSI SOLO ANNI DOPO”
Come molte altre vittime di abusi, anche la Simpson si è sentita in qualche modo colpevole di quanto subito, non riuscendo a trovare la forza di denunciare quanto accadutole: “Volevo dirlo ai miei genitori – ha raccontato ancora la cantante – ero la vittima, ma in qualche modo mi sentivo nel torto”. Solo molti anni dopo la popstar americana è riuscita a confidare il tutto ai suoi genitori, ma quando lo fece, rimase delusa: “Glielo dissi mentre eravamo in macchina. Mia madre schiaffeggiò mio padre e gli gridò: ‘Ti ho detto che stava succedendo qualcosa’. Lui guidò in silenzio senza dire niente. Non siamo mai più stati a casa degli amici dei miei genitori, ma non abbiamo nemmeno parlato di quello che avevo detto”. Quell’episodio lasciò un profondo solco, e la Simpson cadde nelle dipendenze, a cominciare da alcol e farmaci: “Mi stavo uccidendo con tutto il bere e le pillole – ha spiegato – ero insensibile e compiacente ma ero anche arrabbiata con la vita e con la bottiglia”. Poi la svolta: “Nel 2017 ho toccato il fondo dopo una festa a casa e ho deciso di farmi curare. Quando alla fine ho detto che avevo bisogno di aiuto, era come se fossi quella bambina che ha ritrovato la sua vocazione nella vita senza paura”. Ora, fortunatamente, il peggio sembrerebbe essere passato.